E’ quanto ha stanziato la Giunta regionale per rispondere alle 6.232 presentate nel 2021, più del doppio del 2020
“L’Amministrazione regionale continua a sostenere, attraverso l’impiego di risorse economiche importanti, le famiglie del Friuli Venezia Giulia che devono affrontare costi ingenti per conciliare gli impegni lavorativi con la necessità di accudire i figli. Abbiamo confermato infatti gli importi massimi del contributo regionale per far fronte alle spese sostenute dalle famiglie per centri estivi e servizi di baby sitting, dando così copertura a tutte le 6.232 domande pervenute in via telematica entro la data dello scorso 15 settembre”.
Lo ha affermato l’assessore alla Famiglia, Alessia Rosolen, dopo l’approvazione odierna da parte della Giunta regionale della delibera con cui sono stati definiti i contributi massimi spettanti alle famiglie in base alla spesa sostenuta e alla fascia di intensità.
“Da mettere in evidenza – aggiunge Rosolen – come le domande di contributo presentate quest’anno sono state più del doppio rispetto a quelle pervenute nei 12 mesi precedenti per il medesimo intervento, disciplinato dalla legge regionale 24 del 2019. Nel 2020 erano state fatte 2.391 domande per un importo di spesa pari a 655.735 euro”.
La spesa a copertura delle domande di contributo corrisponde a
1.665.810 euro, ai quali va aggiunta la quota dell’1,5% da trasferire ai Comuni quale forma di ristoro dei costi di gestione sostenuti per l’esercizio delle funzioni delegate per una cifra complessiva pari a quasi 2 milioni di euro.
Queste risorse servono per coprire le spese sostenute dalle famiglie per la fruizione dei servizi socio educativi e di sostegno alla genitorialità come i centri estivi e le attività a carattere educativo, ludico/ricreativo o sportivo, rivolte ai figli di età compresa tra 3 e 14 anni o i costi per il baby sitting per i figli dai 3 ai 12 anni.
I beneficiari del provvedimento sono i nuclei familiari titolari di Carta famiglia, in cui almeno uno dei genitori sia residente in Friuli Venezia Giulia, da almeno 24 mesi e con un Isee per l’anno 2021 uguale o inferiore a 30mila euro.
I criteri con cui sono stati stabiliti i valori massimi riconoscono un importo aumentato a seconda della numerosità del nucleo familiare, ovvero della presenza di figli a carico. I nuclei familiari con un figlio ottengono quindi un rimborso di
150 euro a fronte di una spesa complessiva fino a 600 euro, di
200 euro per una spesa compresa tra 600 e mille euro, o fino a
250 euro per una spesa che supera i mille euro. Una famiglia con due figli riceve un rimborso che va, per le stesse fasce di spesa, da un minimo di 255 euro, a 340 euro, fino ad un massimo di 425 euro; una famiglia, infine, con tre o più figli da un minimo di 345 euro, a 460 euro e fino ad un massimo di 575 euro.