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Nuova sede della Protezione civile di Udine. Ecco il progetto ridimensionato da 3,6 milioni di euro

Prosegue il percorso per la realizzazione della nuova sede della Protezione Civile di Udine in via del Partidôr. Nel tardo pomeriggio di giovedì 13 marzo, nell’ambito della Commissione Territorio e Ambiente, l’assessore alla Pianificazione Territoriale e Protezione Civile del Comune di Udine, Andrea Zini, presenterà l’avanzamento del progetto, evidenziando le significative modifiche introdotte dall’amministrazione rispetto agli intenti originari, insieme al piano economico previsto.

L’avanzamento del progetto

L’attuale amministrazione, procedendo nelle fasi progettuali, ha rivisto ampiamente le premesse del progetto avviato nel 2021, con l’obiettivo di ridurre al minimo il consumo di suolo e garantire la tutela del corridoio verde nei pressi della nuova struttura, e allo stesso tempo dimensionare il progetto per le reali necessità.

Il progetto però – ha fatto sapere l’amministrazione comunale –, ora che si è proceduto ad un conto economico dettagliato, ha subìto un aumento per quel che riguarda gli importi. Le ragioni sono molteplici: nell’ipotesi iniziale alcuni costi erano stati sottostimati, inoltre negli ultimi tre anni i costi dell’edilizia sono notevolmente aumentati.

L’aumento dei costi delle materie prime e dei materiali da costruzione degli ultimi anni – solo dal 2021 al 2023 l’aumento è stato del 23% –, insieme agli altri fattori relativi alle differenze dei calcoli rispetto alla genesi della progettazione, ha comportato quindi un rialzo complessivo del quadro economico, che attualmente risulta essere superiore di circa un milione e 200mila euro rispetto alle previsioni della precedente amministrazione. Il budget a disposizione, composto per metà da fondi comunali e per metà da fondi regionali, ammonta a poco più di 2 milioni e 400 mila euro, mentre il quadro economico definitivo ammonta invece a circa 3 milioni e 600 mila euro. Il Comune di Udine intende procedere speditamente con l’opera ed è già impegnato nella ricerca di fondi per poter procedere con l’approvazione del progetto esecutivo e avviare quanto prima i lavori di realizzazione, la cui partenza rimane comunque prevista entro il 2025.

Zini: «Progetto ridimensionato»

«Il quadro economico che abbiamo ricevuto una volta insediati era certamente preliminare e si è rivelato inadeguato alle intenzioni progettuali», dichiara l’assessore alla protezione Civile Andrea Zini. «Abbiamo ridimensionato il progetto e l’abbiamo adeguato alle reali necessità, garantendo un consumo di suolo sostenibile e prevedendo un corridoio verde sufficiente». Zini entra poi nel merito delle ultime fasi progettuali: «Il quadro economico, alla luce delle ultime informazioni dettagliate, dovrà essere aumentato, stiamo cercando la soluzione migliore per reperire i fondi necessari, anche interloquendo con la protezione Civile regionale. I lavori – chiarisce l’assessore – dovrebbero partire comunque entro la fine del 2025. Procediamo spediti per dare una nuova sede al gruppo udinese della protezione civile, il cui lavoro, soprattutto negli ultimi due anni, si è rivelato assolutamente di livello e utile a tutta la cittadinanza».

Un edificio di due piani

La nuova sede della Protezione Civile di Udine sarà un edificio moderno e funzionale, sviluppato su due piani per garantire un’organizzazione efficiente degli spazi. Al piano terra, un’ampia area sarà destinata al ricovero dei mezzi e al magazzino, assicurando un accesso rapido alle attrezzature e ai veicoli di emergenza per interventi puntuali sul territorio. Sempre sullo stesso livello, troveranno posto l’area organizzativa, dotata di una spaziosa sala riunioni, una zona cucina con mensa e un’area uffici per la gestione operativa delle attività. Il primo piano sarà dedicato a due ulteriori aree magazzino e a una zona riservata interamente agli spogliatoi, offrendo comfort e praticità ai volontari e al personale. All’esterno, l’edificio sarà immerso in un ampio spazio verde con nuove piantumazioni, inserendosi in un ambiente armonioso e integrato nel territorio circostante, anche grazie all’ampio corridoio verde che mantiene la costruzione a 20 metri dalla vicina roggia di palma.

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