«Dobbiamo dircelo, abbiamo uno Stato biscazziere». Ha usato parole forti don Luigi Gloazzo, direttore della Caritas diocesana di Udine, intervenendo al convegno sul gioco d’azzardo tenutosi, venerdì 2 febbraio, nella sala polifunzionale dell’Ospedale di Udine, intitolato «Il gioco d’azzardo in Friuli-Venezia Giulia: la dimensione del fenomeno e gli interventi regionali» organizzata dal Movimento difesa del cittadino del Friuli-V.G. (Mdc) nell’ambito del progetto «All In. In gioco per la legalità».
In continua crescita i dati sull’azzardo, come emerge da un ampio servizio sul settimanale La Vita Cattolica in edicola a mercoledì 7 febbraio. In Italia nel 2022 si è arrivati al record di scommesse, con 135 miliardi, il 7% del Pil. E il dato ipotizzato per il 2023 è di un nuovo record, 150 miliardi. Lo dice il Libro Blu dell’Agenzia dei monopoli, che evidenzia come ormai l’azzardo online (73 miliardi di giocate) abbia superato quello fisico (63 miliardi).
E l’andamento è simile anche in Friuli-V.G., dove il gioco fisico ha raggiunto 1 miliardo e 136 milioni di euro e quello online è ipotizzato attorno a 1 milione e 300 mila euro.
La diffusione delle scommesse online allarga il numero di giovani che cadono nelle maglie dell’azzardo. Divenuto, dopo il Covid, un’altra pandemia. Si calcola che siano 6000 le persone in Friuli-V.G. ammalate di ludopatia.
Nel servizio di Vita Cattolica, l’analisi delle normative che consentono un espandersi dell’azzardo e le storie di chi è caduto nella spirale delle scommesse. E di chi ricade. Basta poco, anche assistere alla finale degli Australian Open tra Sinner e Medvedev.