In pullman e aereo ad affidare le loro preghiere alla Vergine. Saranno guidati dall’Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato e da mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto
Sono partiti questa mattina presto da Gemona alle 6 e poi dal parcheggio dello stadio Friuli alle 6.30 i primi pellegrini diretti a Lourdes. Quest’anno viaggeranno in pullman con la nuova formula proposta dall’Unitalsi in alternativa al treno “violetto”, che prevede l’utilizzo di mezzi attrezzati per il trasporto disabili. Altri partiranno domani in aereo da Ronchi. In tutto, 650 da tutto il Triveneto, guidati dall’Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato e da mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto.
“Sarà un viaggio ancora più intimo per le persone che vi partecipano”, ha commentato alla partenza il presidente dell’Unitalsi di Udine, Fabio Rizzi. Accanto agli ammalati ci sono molti volontari. Gabriella, in partenza per l’undicesima volta a Lourdes, ha spiegato che si tratta di “un’esperienza bellissima, una settimana che passa veloce aiutando chi ha bisogno”. Flavia, responsabile delle sorelle Unitalsi, e volontaria da 16 anni, a “La Vita Cattolica” ha raccontato di un’emozione grande. “Ogni anno partire mi dà una forza nuova per affrontare le fatiche piccole e grandi della vita, non potrei farne a meno” (l’intervista completa sul numero del settimanale in uscita oggi).
Diversi anche i pellegrini che affideranno le loro preghiere alla Madonna. Come la signora Franca, di Ruda. “Sento il bisogno di pregare per me stessa e per tutti quelli che me l’hanno chiesto”. Oppure Orietta, di San Giovanni al Natisone. “Abbiamo tutti bisogno di pregare la Madonna e poi è bello poter essere d’aiuto ad altre persone bisognose”.
(Sulla pagina Facebook dell’emittente diocesana Radio Spazio gli audio delle interviste a cura di Luca Piana).