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Cronaca

“Il carcere di Udine è il più sovraffollato”

Tasso di sovraffollamento al 180%. L’allarme di “Nessuno tocchi Caino”

Con un valore “pari al 180%”, il carcere di Udine è l’istituto di pena, “tra gli oltre 85 visitati in Italia da inizio anno”, a registrare il “più elevato tasso di sovraffollamento”. Lo ha reso noto Nessuno tocchi Caino, al termine di una visita oggi nel carcere del capoluogo friulano. “Al suo interno – spiega Elisabetta Zamparutti – abbiamo trovato 140 detenuti su una capacità regolamentare di 86. La parte più degradata, che necessita una ristrutturazione, è il piano terra, dove sono reclusi soggetti più problematici sotto il profilo del disordine mentale e psichico”. Nel carcere, di media sicurezza, “quasi la metà dei detenuti ha pene sotto i 4 anni, che potrebbero consentire la concessione di misure alternative. Ma c’è una magistratura di sorveglianza molto restrittiva. Parlando con i detenuti definitivi nessuno ha detto di usufruire di permessi. Questo è un aspetto problematico”. Durante la visita la ong è stata accompagnata dalla comandante Monica Sensales, “ottimo quadro dirigente”, e ha analizzato anche l’aspetto occupazionale: “Il lavoro scarseggia – aggiunge Zamparutti – su 140 detenuti solo 23 ne ha uno, di breve durata, e comunque all’interno della struttura. Inoltre, il personale è sotto organico. In particolare gli educatori dovrebbero essere 4, ma gli effettivi sono 1, con un altro che va 1-2 giorni a settimana. Gli agenti, su una pianta che ne prevede 115, sono un’ottantina”. “La condizione è per lo più di non legalità”, conclude Zamparutti. Nessuno Tocchi Caino ha visitato nei giorni scorsi anche il carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Udine): “Qui – aggiunge il segretario Sergio D’Elia – esistono problemi legati all’area sanitaria e alla magistratura di sorveglianza, un problema generale delle carceri”. E anche Tolmezzo “è una struttura sovraffollata”

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