Quindici artisti carnici e friulani in Piazza Unità a realizzare con la motosega sculture lignee poi messe all’asta per il Burlo.
L’iniziativa “La Carnia abbraccia Trieste” (nome scelto per la quarta edizione della “Giornata della motosega, ideata da Eddy Cicutti) ha portato quindici artisti carnici e friulani in Piazza Unità a realizzare con la motosega diverse sculture lignee che sono state messe all’asta. Il ricavato è andato all’Irccs “Burlo Garofolo” per l’acquisto di strumentazione e per finanziare la ricerca.
Onorare la memoria della piccola Deva Franco, scomparsa all’età di due anni al Burlo a inizio dello scorso maggio e rinsaldare l’antico legame fra la Carnia e l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” è stato alla base della commovente iniziativa con la quale l’organizzatore Eddy Cicutti, i boscaioli Mirco Ciliani e Mirco De Franceschi, e quindici artisti del legno carnici e friulani, hanno raccolto fondi a favore dell’Irccs triestino.
L’iniziativa denominata per l’occasione “La Carnia abbraccia Trieste” è coincisa con la quarta edizione della “Giornata della motosega” che vede diversi artisti impegnati a utilizzare la motosega per modellare tronchi di alberi provenienti dai boschi della Carnia, realizzando sculture di grande bellezza.
Il 30 aprile scorso Cicutti e il gruppo di boscaioli e artisti hanno portato nella magnifica Piazza Unità d’Italia numerosi tronchi che hanno scolpito sul posto a colpi di motosega, realizzando numerose sculture che sono state messe all’asta per raccogliere fondi. I fondi, inizialmente intesi ad aiutare la piccola Deva, dopo la sua scomparsa sono stati destinanti all’acquisto di attrezzature e a finanziare la ricerca dell’Irccs triestino.
Inoltre, una delle sculture, uno splendido coniglietto di oltre un metro di altezza, è stata acquistata per essere donata al Burlo e oggi è stata posizionata all’interno del giardino dell’ospedale materno – infantile alla presenza degli organizzatori dell’iniziativa, del direttore generale del Burlo, Stefano Dorbolò e del direttore amministrativo, Serena Sincovich.
«Il legame della Carnia con il Burlo – ha affermato Eddy Ciccutti – è molto profondo perché sono tanti i bimbi e le gestanti che, per problemi vari, sono ricoverati a Trieste nell’ospedale che è un punto di riferimento in tutta la regione e anche nel resto d’Italia. L’iniziativa di quest’anno, dopo le prime due che si erano tenute nei boschi di Sutrio devastati dalla tempesta Vaia e la terza tenutasi ad Aprilia Marittima, era stata pensata per aiutare la piccola Deva. Dopo la sua scomparsa, tuttavia, abbiamo pensato di ricordarla donando al Burlo, che l’aveva accolta e curata negli ultimi giorni della sua troppo breve vita, quanto raccolto con l’asta delle opere realizzate in piazza Unità. Siamo, inoltre, felici – ha concluso Cicutti – che la scultura del coniglietto realizzata in quell’occasione possa rimanere per sempre nel giardino dell’ospedale».
Il direttore generale dell’Irccs “Burlo Garofolo” ha ringraziato a nome dell’Istituto il signor Ciccutti, i boscaioli e gli artisti per la realizzazione dell’iniziativa “La Carnia abbraccia Trieste” sottolineando come questa iniziativa sia «un’ulteriore testimonianza del ruolo del Burlo quale centro di riferimento d’eccellenza regionale in area materno infantile e per la salute della donna, che fornendo prestazioni altamente specialistiche supera, anche con le quotidiane attività volte a garantire la salute dei più giovani, ogni confine territoriale.
Da un fatto drammatico – ha concluso Dorbolò -, quale il prematuro stroncarsi di una vita, può nascere qualcosa di bello come un concreto gesto di generosità che potrà contribuire alla ricerca scientifica e all’assistenza per altri piccoli pazienti».