Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Chiesa

“L’arte di viversi accanto”. Quali sentieri per abitare la famiglia?

A Mestre interessante convegno triveneto sulla famiglia

Si è svolto all’Istituto salesiano San Marco a Mestre l’incontro tra gli operatori pastorali provenienti dalle quindici Diocesi del Triveneto sul recente documento , prodotto dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. L’evento è stato organizzato dalla Commissione regionale per la pastorale della famiglia e la vita con l’intento di mettere al centro dell’attenzione la concretezza del vissuto famigliare come luogo originario per l’annuncio del Vangelo: . Il tema è stato sviluppato dai relatori: mons. Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia, insieme ai coniugi Oreglia, esperti operatori di pastorale famigliare. 

È stata una pagina del libro di Tobia (Tb 5,17b-23) a dare l’avvio ai lavori della giornata. Nel corso della preghiera mattutina mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo, ha fatto riferimento all’episodio in cui Tobi conforta la moglie, invitandola a non rattristarsi a motivo della partenza del figlio Tobia: (Tb 5,23). Su questa scia mons. Dianin ha sviluppato la sua riflessione ponendo un’attenzione particolare verso coloro che sono chiamati ad accompagnare le giovani coppie verso (e nel) matrimonio cristiano. Il Vescovo ha insistito sulla necessità di sapersi accostare alle giovani coppie a partire dal loro specifico vissuto, con affetto, competenza e discrezione per far emergere sempre più, in chiave “catecumenale”, a nome della comunità cristiana, il vangelo della famiglia. Dovrebbe essere proprio questo il contesto entro il quale leggere il documento del Dicastero. 

I coniugi Oreglia hanno completato il percorso tracciato dal Vescovo, presentando una relazione incentrata sull’immagine della fiaccola e del faro: .

I laboratori del pomeriggio, suddivisi in 6 ambiti (conoscere, sognare, incontrare, bene-dire, sentire, pregare), hanno permesso di entrare ulteriormente nelle tematiche proposte, aiutando i presenti a tradurre la dimensione “catecumenale” in modo propositivo e dinamico entro le dinamiche famigliari. Ogni gruppo, infine, ha condiviso in assemblea il risultato (una “perla”) di quanto discusso ed emerso. La giornata è culminata nella celebrazione eucaristica presieduta da mons. Pavanello. 

Il gruppo di giovani ha saputo animare i ragazzi presenti con una serie di attività educative legate al tema della giornata.

Articoli correlati