Seguono i nove recenti a carico di sostenitori dell’Atalanta
Comportamenti violenti, anche in ambito non sportivo, o reati commessi presso la Dacia Arena, sono alla base dei provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, adottati in questo periodo dal Questore di Udine, Alfredo D’Agostino. Si tratta di una ventina di Daspo che seguono i nove a carico di sostenitori bergamaschi per gli episodi accaduti durante Udinese-Atalanta. Tra i nuovi Daspo più severi c’è quello della durata di sei anni, e l’obbligo di presentazione alla Questura di residenza per un triennio, misura già convalidata dal Gip, nei confronti di un quarantenne scaligero, denunciato dalla Polizia in occasione di Udinese-Verona.
Due tifosi bianconeri sono stati colpiti da divieto di accesso per tutto il calcio professionistico e semiprofessionistico per la durata di un anno e mezzo, e quindi potranno far ritorno allo stadio non prima dell’inizio del campionato 2024-2025, rischiando in caso di violazione l’arresto in flagranza. Uno dei due, 31 anni, è stato denunciato per un comportamento violento nei confronti di un altro sostenitore della Curva Nord, al termine della recente partita Udinese-Spezia, mentre l’altro, ora 46enne, è stato raggiunto da analogo divieto in seguito alla condanna penale per il comportamento, connotato da violenza, nei confronti di uno steward in servizio allo stadio nello scorso campionato. Infine, a distanza di oltre tre anni, un divieto a cittadino austriaco per fatti risalenti alla partita delle nazionali Under 21 Austria-Germania degli Europei del 2019, è stato notificato solo pochi giorni fa, quando il tifoso, in veste di turista, è stato rintracciato dalle forze dell’ordine in un controllo a Lignano Sabbiadoro.