Ma la regione resta autosufficiente, aiuta Lazio e Sardegna
In una fase di uscita dalla pandemia e di ripresa delle attività associative, i dati sulle donazioni di sangue relativi al 2022 evidenziano una crescita generalizzata in Friuli Venezia Giulia. I soci iscritti si attestano a 10.262 (erano 10.094 nel 2021), i nuovi iscritti sono 1.275 (1.108 nel 2021) e i soci attivi 9.919 (9.736). Unico dato che registra una leggera flessione, paragonabile a una situazione di stabilità, è il numero di donazioni, che si attesta a 12.981 contro le 13.107 del 2021. Lo rende noto l’Associazione volontari italiani del sangue (Avis) del Fvg in vista dell’assemblea generale, in programma domani a Lignano Sabbiadoro.
Fondamentale – ricorda l’associazione – per la gestione e la garanzia del mantenimento di un elevato numero di donazioni è il servizio di prenotazione ProntoAvis: sulle donazioni complessive effettuate in regione da Avis, l’80% delle prenotazioni vengono effettuate da questo servizio, il rimanente 20% dalle plasmoteche, che le articolazioni comunali gestiscono in autonomia, dall’app Donup e in piccola parte dal Cup e dai Centri Trasfusionali.
Da un punto di vista del fabbisogno di emocomponenti – conclude l’Avis – il Friuli Venezia Giulia è autosufficiente, soprattutto per quanto riguarda il sangue intero, tanto da riuscire ad aiutare altre regioni, quali Lazio e Sardegna, con cui sono state create apposite convenzioni.
