A Trieste la cerimonia alla Risiera di San Sabba
“Se è vero che l’antisemitismo di Stato, almeno nell’Occidente democratico, rappresenta un fenomeno storicamente rilevante ma fortunatamente inattuale, altrettanto non può dirsi in merito alla persistenza, in seno alle nostre società, di sacche di intolleranza, strisciante o manifesta, nei confronti delle comunità ebraiche e di Israele. Il 27 gennaio non è quindi esclusivamente un’occasione per ricordare le vittime della Shoah, ma anche per rammentare a noi tutti che il passato, se dimenticato, è destinato a ripetersi”. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine della cerimonia per il Giorno della Memoria, alla Risiera di San Sabba.
“Quando si parla di Shoah – ha spiegato Fedriga – Trieste vanta un doloroso duplice primato: qui, nel 1938, fu annunciata la promulgazione delle leggi razziali e sempre qui, nella Risiera di San Sabba, si consumò una delle pagine più buie della nostra Storia”. “Particolarmente significativo è quindi il fatto – secondo il governatore – che proprio qui, in queste terre così profondamente segnate da una delle massime tragedie del Novecento, venga una volta di più ribadito con forza il nostro più fermo rifiuto al linguaggio dell’odio e della segregazione”.
“Un ‘mai più’ – ha concluso Fedriga – che deve rimanere scolpito nella pietra, a imperituro monito per noi stessi e per chi ci succederà”.