+3,3% tra gennaio e settembre 2022. Difficile trovare informatici, tecnici di sanità, servizi sociali e istruzione
Nei primi nove mesi del 2022 l’occupazione in Fvg è aumentata in media di 16.500 unità rispetto allo stesso periodo del 2021 (+3,3%) quando l’economia era ancora condizionata dalle restrizioni per la pandemia. La crescita, informa il ricercatore Ires Fvg, Alessandro Russo, su dati nazionali e locali, ha riguardato soprattutto industria e edilizia (+5,5% in entrambi i settori) e unicamente il lavoro dipendente (+4,2%). Il numero medio di disoccupati è di 27.300 unità contro le 30.400 di gennaio-settembre 2021.
I dati relativi al solo terzo trimestre 2022 mostrano un lieve calo dell’occupazione (-2.300 unità; -0,5%). Anche il tasso di occupazione, che nel secondo trimestre aveva superato il 70% (nella fascia 15-64 anni) ed era il secondo in Italia dopo quello della provincia di Bolzano, è sceso al 67,8% e al 7/o posto a livello nazionale. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto sotto il 5%.
Nei primi nove mesi 2022 il numero di assunzioni in Fvg nel settore privato (esclusi lavoratori domestici e operai agricoli) è a +18,3%. A livello territoriale le province di Trieste (+20,3%) e Udine (+21,7%) presentano le maggiori variazioni positive; seguono Pordenone (+12,4%) e Gorizia (+15,3%). Nella seconda parte del 2022 la domanda di lavoro ha rallentato.
In Fvg le imprese di industria e servizi stimano quasi 11.000 entrate di lavoratori a gennaio 2023. Nel 55,5% dei casi prevedono difficoltà a trovare i profili professionali ricercati, soprattutto per mancanza dei candidati (35,1%) più che per scarsa preparazione degli stessi (14,4%). Questa percentuale in provincia di Pordenone sfiora il 60% (59,8%), valore più alto a livello nazionale. Tra le figure che presentano le maggiori criticità ci sono: specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (89,2%), tecnici di sanità, servizi sociali e istruzione (87,3%), operai specializzati in edilizia e manutenzione edifici (76,9%).
In Fvg nei primi nove mesi 2022, il numero di aperture di partite Iva è diminuito del 24%. L’area giuliana è l’unica che mostra un incremento (+8%); a livello nazionale la variazione è stata di -7,7%. Il calo si è concentrato a Gorizia (-72%).