Torna il pubblico dopo lo stop per la pandemia. Falò anche a Latisana, Pertegada e in tutto il Friuli
Torna il pubblico, dopo due anni di stop causa pandemia, al “Pignarul Grant” di Tarcento, il più grande fuoco epifanico del Friuli da cui, a seconda della direzione del fumo, si traggono gli auspici per l’anno appena iniziato. Un appuntamento che tradizionalmente chiama a raccolta numerosi tra cittadini e curiosi, ma che nel 2021 e 2022 si è svolto in forma ristretta. Il programma di festeggiamenti dedicati all’Epifania, con evento clou l’accensione del falò (il 6 gennaio alle 19), inizia stasera con la cerimonia di consegna del 68/o Premio Epifania allo storico Ferruccio Tassin, all’imprenditore Giuseppe Toso e alla scrittrice Ilaria Tuti. Domani, come da programma, è previsto, tra le altre cose, il palio dei pignarulars, mentre il 6 gennaio spazio all’arrivo della befana per i bambini, a una marcialonga tra i pignarui, a un corteo storico e, infine, all’accensione del Pignarul Grant e di tutti i falò della conca tarcentina.
La sera dell’Epifania, come tradizione vuole, il Vecchio Venerando, salirà sul colle di Coia accompagnato da una lunga fiaccolata a illuminare la collina e accenderà il fuoco del Pignarul Grant. La direzione che prenderà il fumo indicherà l’andamento dei prossimi dodici mesi. A interpretare i segni sarà lo stesso Vecchio Venerando.
Diffusa in tutto il territorio regionale, l’antica tradizione dei falò epifanici prevede l’accensione, in questi giorni e in diverse località, di roghi di fieno, legno e sterpaglia. Tra gli appuntamenti principali quello di Latisana, con il falò galleggiante sul Tagliamento che sarà acceso domani alle 20.40 in località Pertegada, e il rogo della “Femenate”. L’appuntamento con questa antica tradizione di origine celtica, solitamente accompagnata da una serie di riti, come il passaggio di casa in casa dei ragazzi del paese, è per domani sera a Paularo. Anche in questo caso sarà presente il pubblico dopo due anni di assenza.