Lo storico, l’imprenditore e la scrittrice riceveranno il riconoscimento il 4 gennaio a Tarcento
Dopo due anni di interruzione causa pandemia il Premio Epifania di Tarcento torna nella sua formula migliore.
Un premio che ancora una volta ha saputo tenere insieme tradizione identitaria e grande attenzione all’attualità. Si è riconosciuta e valorizzata la cultura e la storia locale nel grande lavoro dello storico Ferruccio Tassin. Il sacrificio dell’emigrazione delle genti friulane attraverso la figura dell’imprenditore che si è fatto da solo in Canada Giuseppe Toso.
Ma il Premio guarda anche ai giovani e al futuro attraverso la grande scrittrice gemonese Ilaria Tuti che con la sua penna magistrale disegna e scrive il Friuli portandolo alla ribalta letteraria internazionale”.
Sono state le parole dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli alla presentazione della 68esima edizione del Premio Epifania questa mattina nella sede della Regione a Udine.
Indetto dall’Associazione Pro Tarcento in collaborazione con il Comune di Tarcento il Premio – che sarà assegnato il prossimo 4 gennaio nell’ambito delle manifestazioni della 95esima Epifania Friulana previste nei tre giorni fino al 6 gennaio, giorno del tradizionale “Pignarul Grant” con i pronostici del Vecchio Venerando – è stato presentato alla presenza anche del sindaco di Tarcento Mauro Steccati, del presidente della Pro Tarcento Nazareno Orsini e del presidente dell’Ente Friuli nel mondo Ivan Basso.
“Laboriosità, impegno e dedizione nelle rispettive vocazioni – ha voluto evidenziare l’assessore Zilli – sono tratti caratteristici che accomunano i tre premiati di questa importante edizione.
Valori espressi sempre nell’attenzione a non dimenticando mai il territorio del quale sono figli. E sapendo sempre mantenere quella mitezza schiva e quell’umilità proprie del carattere friulano”.
“L’obiettivo della giuria del Premio – ha aggiunto Zilli – è stato quello di contemperare il rafforzamento della nostra identità e della nostra tradizione con un ruolo di continuità e di moderna innovazione. Sono orgogliosa di aver fatto parte della commissione che assegna il riconoscimento perché ancora una volta il Premio dimostra di sapere stare al passo con i tempi e di essere un riconoscimento che è non solo valore del territorio nel territorio ma anche, forse soprattutto, del territorio nel mondo”.
Gli insigniti del Premio Epifania 2023 – che viene ormai definito come il “Cavalierato del Friuli” – sono stati scelti dalla giuria presieduta dal sindaco di Tarcento e composta dal sindaco di Udine in rappresentanza dei sindaci del Friuli Venezia Giulia, dalla Società filologica Friulana, dall’Ente Friuli nel mondo, dall’Università di Udine, dalla Fondazione Friuli, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, dall’Ordine dei giornalisti Fvg, dal Comitato regionale Fvg Unpli e dalla Proco Loco di Tarcento.
Ferrucio Tassin, nato a Visco, da sempre impegnato in attività di valorizzazione della cultura e della storia sociale, economica e religiosa del Goriziano e della Bassa friulana. Autore di numerosi volumi di carattere storico e ideatore del Museo del confine di Visco e si sta battendo per la salvaguardia del campo di concentramento fascista di Visco, luogo di notevole interesse storico.
Giuseppe Toso, majanese di nascita, emigra piccolissimo in Francia con la famiglia e successivamente in Canada. Dove comincia a lavorare come operaio, fino al 1966 quando diventa imprenditore nel settore metalmeccanico acquisendo con altri soci l’azienda nella quale lavorava e diventando nel tempo un importante protagonista dell’industria canadese.
Ilaria Tuti è nata a Gemona del Friuli dove risiede. Giovane scrittrice di grande successo ha esordito nel 2018 con i suoi thriller ambientati nella terra natia dell’autrice che in poco tempo ha saputo conquistare successo internazionale e lettori in tutto il mondo facendo così conoscere e trasmettendo l’amore per il territorio friulano.