Aveva 91 anni e fu il “padre” del ponte sul fiume Tagliamento
È morto lunedì 15 agosto al termine di una malattia, Paolo Petrucco, ingegnere, ‘padre’ del ponte sul fiume Tagliamento, che trasformò l’azienda di famiglia in un gigante dell’edilizia. Nato a Cividale, nel 1930, e laureatosi in ingegneria meccanica a Trieste, entrò nell’impresa di costruzione di famiglia, la Icop di Basiliano (Udine), fondata nel 1920 dal padre, Alvise. Nel 1958 segue i lavori di consolidamento degli argini del Po in Polesine, poi costruisce più di venti ponti sull’adduttore Mavano al Trasimeno e nel 1960 il ponte autostradale sul fiume Tagliamento, con tecniche innovative. E’ da allora che l’azienda si trasforma e industrializza i processi, depositando anche molti brevetti. Impegnato nel sociale, Paolo Petrucco avviò molte iniziative di volontariato e nel 2003, per l’alluvione in Carnia, interruppe ogni attività imprenditoriale per realizzare un ponte in soli sette giorni salvando Pietratagliata (Udine) dall’isolamento. Nel 2005 realizzò un ponte in Sud Sudan con la Protezione civile per collegare alcuni villaggi a scuola e ospedale. Collaborò con la Protezione civile per un progetto a favore de L’Aquila distrutta dal terremoto. Nel 2021 gli fu conferito il premio “Udine città della pace” del Club per l’Unesco. Oggi la Icop, guidata dai figli Piero (a.d.) e Vittorio (presidente), opera in decine di Paesi in progetti internazionali.