Costituita un’équipe, con l’aiuto di alcuni “ausiliari” (diaconi permanenti, consacrate e laici, ma anche professionisti esterni)
L’Arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato ha nominato alcuni nuovi esorcisti al servizio del nuovo «Ministero della guarigione e l’esorcismo». Coadiuvati da alcuni “ausiliari” (diaconi permanenti, consacrate e laici, ma anche professionisti esterni), essi costituiscono un’équipe – sui cui componenti si vuol mantenere un’opportuna riservatezza – a servizio di persone che manifestano disturbi riconducibili, talvolta, ad interventi del demonio.
«È mia responsabilità di Vescovo – ha esordito mons. Mazzocato in una missiva rivolta al clero diocesano – offrire ai battezzati tutti i mezzi che permettono loro di ricevere la Grazia di Cristo attraverso la Chiesa, per il loro bene spirituale e morale. Tra questi beni – prosegue – c’è “il sacramentale dell’esorcismo maggiore” che può essere celebrato solo da presbiteri direttamente incaricati dal Vescovo».
Il fatto che alcuni sacerdoti siano incaricati di compiere gli esorcismi maggiori, tuttavia, non esonera tutti gli altri preti dal prestare attenzione a eventuali esigenze straordinarie avvertite da determinate persone. Come ricorda l’Arcivescovo, infatti, «ogni sacerdote ha la missione di aiutare i battezzati a riconoscere nella propria vita l’azione ordinaria del demonio che, attraverso le varie forme di tentazione, li attira ai vizi e al peccato». Sta ai sacerdoti, quindi, «fare una prima valutazione, considerando anche se sia opportuno consigliare alla persona coinvolta di rivolgersi a un esorcista» ().
Considerata la delicatezza del ministero degli esorcisti, e per la tutela delle persone coinvolte, è necessario che il servizio sia svolto nella maggiore riservatezza possibile. L’iter da seguire per entrare in contatto con un esorcista, spiega l’Arcivescovo, prevede che le richieste giungano a un unico punto di raccolta, individuato nella Cancelleria Arcivescovile: tel. 0432-414539, e-mail cancelleria@diocesiudine.it. Questo vale sia per i sacerdoti che segnalano una persona, sia per i singoli che, di loro iniziativa, sentono la necessità di contattare un esorcista. Al cancelliere o al suo vice si lascerà quindi un recapito (telefono o e-mail), per essere ricontattati.