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Cronaca

Siccità, le piogge non bastano

Il punto dei tecnici del Consorzio di Bonifica. Clochiatti: per limitare i danni priorità a colture pluriennali (frutteti e vigneti), mais e medicali; soia primo raccolto e girasole, soia secondo raccolto.

Le piogge di ieri hanno portato “solo locali benefici alla grave carenza idrica degli ultimi mesi”, con precipitazioni “degne di nota” solo nella zona di Pantianicco con circa 28 mm e Lestizza con 24 mm, mentre sul bacino montano del Tagliamento non si sono verificate precipitazioni significative. “Problematica” la situazione della derivazione dal torrente Torre a Zompitta, che compromette l’esercizio irriguo negli impianti serviti dalle rogge di Udine e Palma. E’ il bilancio tracciato oggi dai tecnici del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana.

La scarsità idrica, rende noto il Consorzio, “costringe a procedere alla messa in asciutta della roggia Cividina da domani”, mentre nel Medio Friuli, dove continua il trend di abbassamento della falda, il Consorzio “sta attuando le misure necessarie a mantenere comunque funzionanti gli impianti”. Situazione ancora critica nella Bassa Pianura occidentale, specie a Muzzana, Pocenia, e Rivignano Teor, ove la scarsità idrica non permette di garantire l’irrigazione a tutti i terreni. Nella Bassa Pianura orientale, i livelli dei canali si stanno ulteriormente abbassando, anche se il Consorzio al momento riesce a garantire il servizio irriguo in tutte le zone.

“Stante il quadro sopra esposto – informa il presidente del Consorzio, Rosanna Clocchiatti (nella foto) – la Deputazione amministrativa ritiene che ci sia l’alta probabilità di non poter assicurare l’esercizio irriguo in diverse zone del comprensorio. Per limitare i danni alle coltivazioni la Deputazione ha fornito agli uffici consortili le priorità operative nell’assicurare il servizio irriguo: colture pluriennali (frutteti e vigneti), mais e medicali; soia primo raccolto e girasole, soia secondo raccolto”. “Non si tratta di una scelta discrezionale – precisa Clocchiatti – l’unico obiettivo è assicurare al maggior numero possibile di terreni il servizio irriguo. Distribuendo a tutti la poca acqua presente, si finirebbe per compromettere un numero maggiore di raccolti”. 

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