Medio Friuli, la situazione resta grave. Il punto del Consorzio bonifica
Le piogge delle ultime 24 ore hanno portato beneficio al comparto agricolo in ampie zone del Medio Friuli, ma non nell’intero comprensorio gestito dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, per il quale la situazione “resta grave”. Lo si apprende dallo stesso Consorzio, che in una nota ha fornito gli aggiornamenti sull’andamento della stagione irrigua e sulle misure adottate dall’ente consortile.
Nella zona di Attimis e Lauzacco sono state registrate punte di 95 mm, tra 25 e 50 mm nella zona tra Udine e Codroipo, mentre procedendo verso sud le precipitazioni sono calate, fino ad azzerarsi nella Bassa Friulana. A est di Udine le piogge ammontano a circa 45 mm a Orzano e 61 a Pradamano. Meno abbondanti le precipitazioni in montagna, che però hanno consentito di far ridurre le integrazioni dal serbatoio dell’Ambiesta da 6 a 2 m3/s, mantenendo inalterata la portata del sistema derivatorio Ledra-Tagliamento. Anche presso la presa di Zompitta (ove viene derivata acqua dal torrente Torre) è stato possibile aumentare parzialmente la portata prelevata per le rogge, interessate nei giorni scorsi da un forte calo rispetto ai valori di concessione. “Le recenti piogge, però, daranno benefici solo per qualche giorno – ha commentato la presidente del Consorzio Rosanna Clocchiatti -, dunque restano valide le ipotesi di riduzione di portata di alcuni canali secondari, fino alla loro completa chiusura, nel caso in cui si ripresentasse una condizione di deficit idrico presso le opere di presa. Tali misure verranno analizzate nel corso della prossima settimana”. A seguito delle precipitazioni, ha riferito il Consorzio, sono stati spenti tutti gli impianti di pompaggio e i pozzi nella zona del Medio Friuli, tranne alcuni impianti nei comuni di Bicinicco, Mortegliano e Lestizza. “La chiusura degli impianti si protrarrà fino a lunedì – ha spiegato Clocchiatti , con benefici anche a livello economico per i consorziati”. Nella Bassa Friulana restano attivi gli impianti di pompaggio e l’irrigazione di soccorso attingendo dai canali di scolo, appositamente invasati da personale consortile.