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Cronaca

Cividale. È morto Berto Blasutig, l’anima del Forno Cattarossi

“Amico” de “la Vita Cattolica”, fin da bambino era stato un diffusore del settimanale diocesano

Era l’anima e il titolare del Forno Cattarossi di Cividale. Il maestro pasticcere e panettiere Berto Blasutig, 79 anni, è morto nella notte fra lunedì e martedì. Aveva ideato e realizzato la più grande gubana del mondo, entrando – a Capodanno 2020 – nel Guinness de primati con un dolce di 103 chilogrammi. Berto, affezionato abbonato e sostenitore de “la Vita Cattolica”, fin da bambino – come amava sempre ricordare – ne era stato diffusore, andando casa per casa non solo a recapitare il settimanale (che allora arrivava in Parrocchia), ma anche a presentarne in maniera appassionata i contenuti.

Infaticabile lavoratore fino all’ultimo, nel suo laboratorio – insieme alla moglie Pia – ha trascorso praticamente la sua vita. Era stato anche insegnante della scuola panettieri e pasticceri del Civiform di Cividale, fra gli anni Settanta e Ottanta, trasmettendo i segreti del mestiere a quanti avevano voglia di imparare, una “missione” di cui andava particolarmente orgoglioso.

Nel suo forno ha sempre accolto con grande calore non solo i clienti, ma anche le tante amicizie che nel tempo ha saputo coltivare. Amato dai suoi dipendenti e stimato nel Cividalese e non solo, Berto lasci anche due figli, Michele e Nicoletta.

«La notizia della scomparsa di questo conosciutissimo imprenditore – ha detto il vicesindaco e deputato Roberto Novelli – mi ha profondamente colpito e rattristato. Personaggio identitario, era tutt’uno con Cividale: l’esempio di impegno, di volontà e anche di condivisione che ci ha sempre trasmesso rimarrà nei nostri cuori».

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