L’assessore Rosolen ha illustrato il provvedimento alla VI Commissione
Il disegno di legge 148 “Disposizioni in materia di politiche della famiglia, di promozione dell’autonomia dei giovani e delle pari opportunità” ha un fabbisogno complessivo di 70 milioni di euro, di cui 25 milioni riguardano le nuove misure introdotte dagli articoli 6 e 8, ovvero la Dote famiglia e l’incentivo alla previdenza complementare. Sono queste le novità salienti evidenziate dall’assessore regionale al Lavoro, Istruzione famiglia, Alessia Rosolen, nel corso dell’illustrazione del ddl alla sesta Commissione consiliare.
In apertura l’assessore ha illustrato i principi generali che sottendono alla nuova norma, una vera e propria legge quadro che “vuole incidere con un’azione sistemica, strutturale, integrata sia nella definizione delle nuove misure che nella razionalizzazione di quelle già in essere” ha detto Rosolen, evidenziando come “l’intervento complessivo voluto dall’Amministrazione regionale vuole essere universale e non assistenziale”.
Rosolen ha spiegato che la norma “tiene conto dei risultati delle misure regionali adottate finora, come ad esempio in materia di istruzione o di rientro dei giovani talenti, così come della cornice generale del Family Act nazionale, rispetto al quale intende essere complementare”. La norma muove da un’analisi statistica sulla popolazione regionale e sulla composizione dei nuclei famigliari che l’assessore ha esposto alla Commissione, ribadendo che “uno dei principali obiettivi della nuova legge è il contrasto alla denatalità”.
In Friuli Venezia Giulia il numero medio dei componenti di un nucleo famigliare è di 2,14 persone; tra i nuclei monoparentali aumentano quelli in cui vi è la sola madre; allo stesso tempo crescono i nuclei famigliari con più di tre figli. In regione si contano circa 114mila nuclei famigliari, di cui 64mila con figli e tra questi oltre 57.500 con almeno un minore a carico. Sono quasi 28mila le famiglie che contano una persona con disabilità, di cui 2mila disabili minori. “Al tema della disabilità – ha spiegato ancora Rosolen – questa norma attribuisce particolare attenzione, dando rilevanza, ai fini dell’accesso alle misure contributive, alla presenza in famiglia di una persona disabile e non esclusivamente di un figlio”.
Novità principale della legge è la Dote Famiglia, un contributo annuale, legato al possesso di Carta famiglia, per le spese sostenute dalle famiglie per servizi educativi e di sostegno alla genitorialità rivolti ai minori; percorsi di sostegno scolastico e di apprendimento delle lingue straniere; servizi culturali; servizi turistici; percorsi didattici e di educazione artistica e musicale; attività sportive.
A questa si aggiunge la novità del sostegno alla previdenza con cui, come ha spiegato l’assessore, “l’Amministrazione regionale vuole incentivare il ricorso alla previdenza complementare riconoscendo al nucleo familiare in possesso della Carta Famiglia un contributo annuo a fronte dell’apertura di una posizione di previdenza complementare intestata al minore presso un soggetto convenzionato”.
Dopo l’approvazione in Aula della legge, calendarizzata a novembre, la Regione intende redigere i regolamenti attuativi entro i primi mesi del 2022, improntandoli “alla semplificazione e alla digitalizzazione così da favorire anche il monitoraggio delle misure per verificarne l’efficacia” ha concluso l’assessore.