Il presidente della Repubblica ha incontrato il suo omologo Pahor in vista dell’appuntamento del 2025, con Gorizia e Nova Gorica capitali europee della cultura
“Questo confine torna a essere un momento di scelta e di unione, un confine che si trasforma in elemento di raccordo e collaborazione, capace di far crescere insieme. Nel percorso che le condurrà Gorizia e Nova-Gorica al 2025 saranno la vetrina dell’autentico spirito europeo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando a Gorizia, in piazza Transalpina, dove è giunto assieme al presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor.
“Non coglieremmo però appieno tutte le opportunità se limitassimo lo sguardo ai nostri Paesi e a quelli che hanno già raggiunto l’Unione – ha aggiunto – Il processo d’integrazione non sarà infatti completo fino a quando i Paesi del Balcani occidentali non potranno condividere un destino comune. Slovenia e Italia sostengono le aspirazioni dei nostri vicini sostenendo i processi di riforma. Non ci nascondiamo quanto impegnative siano le difficoltà ma non giustificano incertezze o cambi di rotta da parte dei 27”.
Nella piazza della Transalpina – che divide in due le città e dove un tempo c’era il confine – si svolge la cerimonia per la Capitale europea della cultura 2025. I due presidenti sono stati accolti da circa 200 ospiti che sventolano le bandiere delle due nazioni e quella dell’Unione europea.