I segretari di Cgil, Cisl e Uil Fvg: la politica non ha voluto l’obbligo vaccinale, si assuma la responsabilità delle sue scelte
«Siamo per l’obbligo vaccinale. Crediamo che solo così si possa uscire dalla crisi ed evitare il rischio di un nuovo lockdown che sarebbe deleterio per la nostra economia. Premesso questo, sosteniamo anche che non si possono scaricare sui lavoratori gli oneri economici del Greenpass». È quanto dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Friuli-Venezia Giulia, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Matteo Zorn, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà del certificato verde per l’accesso al lavoro. «Lo abbiamo detto più volte – scrivono i segretari in una nota congiunta – e lo ribadiamo ancora: avrebbe dovuto essere la politica ad assumersi l’onere di questa scelta e non scaricare sui lavoratori e sulle imprese i costi e le responsabilità della mancata decisione».
L’approssimarsi del 15 ottobre e la crescita delle tensioni che stanno caratterizzando questa vigilia nei luoghi di lavoro e nelle piazze è fonte di forte preoccupazione per i sindacati, anche alla luce del vile attacco squadrista di sabato scorso alla sede della Cgil nazionale, fermamente condannato dai tre segretari. Destano allarme anche le tante criticità irrisolte. «Non ultima – sottolineano Pezzetta, Monticco e Zorn – quella sulla capacità delle farmacie di rispondere a tutte le richieste di tamponi e rilasciare i Green pass in tempo utile ai lavoratori, conciliando i tempi del servizio e i loro orari con quelli dei lavoratori e delle imprese. Imprese che dovranno fare i conti non soltanto con oggettive difficoltà sul piano logistico e organizzativo, dalla gestione degli ingressi e degli spazi comuni alla tutela dei soggetti più fragili, ma anche con la prospettiva di possibili contraccolpi sulla produzione, legati a possibili carenze di personale».
Da qui, e nell’attesa di auspicabili novità che potranno scaturire dal tavolo tecnico tra sindacati e Governo, la richiesta di convocazione urgenti di incontri specifici con gli industriali, con la Regione e con il Prefetto di Trieste, commissario di Governo per il Friuli Venezia Giulia, «per rafforzare i protocolli Covid e concertare azioni a tutela del mondo del lavoro, ivi incluse misure mirate per incentivare le adesioni alla campagna vaccinale e nel contempo per favorire l’erogazione e l’accessibilità dei tamponi».