L’esecutivo regionale interviene sul caso della preghiera nella scuola elementare
Torna d’attualità il caso della scuola di Precenicco, dove lo scorso 15 settembre, al parroco, nel corso della benedizione e inaugurazione della scuola elementare, un’insegnante ha impedito di recitare il Padre nostro. Se ne è parlato oggi in Regione, nella seduta del Consiglio regionale. La risposta della Giunta al question time è stata che “non sta a nessuno stabilire chi ha ragione, ma lo fa la giurisprudenza che da tempo vieta la celebrazione di messe, preghiere e benedizioni in orario scolastico”. “Ci si dovrebbe invece chiedere perché l’insegnante abbia fermato il parroco – prosegue l’Esecutivo –. L’impressione è che forse si è mossa più per posizione ideologica personale che per tutelare le coscienze dei presenti, ma senza dubbio ha agito con scortesia verso un sacerdote. Perciò l’accaduto, per l’Esecutivo regionale, è da relegare nei termini della mancata educazione e della scenata ideologica”.