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Cronaca

Casette dell’acqua nelle scuole, 7 istituti udinesi vincono un premio nazionale

Riconoscimento alle grafiche realizzate coi disegni dei bambini

“Non inquinare il mare, riempi la tua borraccia alla casetta dell’acqua”. Lo slogan ecologista che invita a non sprecare l’acqua è stato coniato dalle scuole del Secondo Istituto Comprensivo di Udine, giunte prime in Fvg al concorso nazionale di buone pratiche di comportamento “La sostenibilità si insegna e si impara, la responsabilità è di tutti”. Ad essere premiata la grafica delle “casette dell’acqua” a parete (di acquedotto e filtrata) realizzata con i disegni dei bambini di ciascuna scuola dell’Istituto comprensivo 2. Le colonnine per la erogazione dell’acqua sono state installate nelle scuole primarie Garzoni, Pellico e Zorutti e nella scuola secondaria di primo grado Valussi.

 

Prodotte dalla BBTec di Tavagnacco, le casette dell’acqua comprendono anche un dispenser di acqua naturale, gassata e calda a disposizione dei docenti. Il piano di manutenzione dell’azienda friulana garantisce nel tempo tutti gli aspetti igienici dell’iniziativa. Dall’acqua vengono eliminati eventuali sedimenti e il cloro per renderla simile all’acqua di fonte. Prima di essere erogata viene sterilizzata tramite raggi ultravioletti. “In particolare, la rubinetteria di due di queste scuole – commenta Livio Busana, titolare della BBTec assieme al socio Roberto Tosoratti – è molto bassa, posizionata su lavandini dei bagni di tipo “domestico” che non consentono di caricare una borraccia. In generale l’approvvigionamento di acqua di rubinetto avveniva, per chi voleva evitare di utilizzare la bottiglietta portata da casa, nelle zone di ingresso ai WC. Pur disponendo di buona acqua della rete d’acquedotto, in tutti i plessi si è deciso quindi di installare gli erogatori in modo da promuovere la buona pratica dell’utilizzo della borraccia”.

 

Un’occasione anche per trattare la risorsa acqua nei percorsi di Cittadinanza e Costituzione (tutela delle risorse idriche, bontà e sicurezza dell’acqua di acquedotto, inquinamento da plastica, trasporto su gomma). Tutte le scuole e gli istituti comprensivi, informa Busana, possono installare gli erogatori, direttamente o tramite il proprio Comune, sfruttando le agevolazioni regionali del 70% a fondo perduto fino a un max di 7mila euro (domande entro il primo giugno).

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