Il superstite si era fermato per una sosta
Escursione trasformatasi in tragedia in montagna. Le due persone travolte e uccise dalla valanga di questa mattina sullo Jof di Montasio stavano facendo sci fuoripista su neve fresca: lo hanno accertato i soccorritori dopo aver raccolto la testimonianza dell’unico superstite, che si è salvato grazie a una breve sosta che stava facendo durante la discesa in freeride. Le due vittime sono Carlo Picotti, 36 anni, di Cividale del Friuli e Federico Deluisa, 41 anni di Udine. I corpi dei due escursionisti sono stati recuperati alla base della parete, a circa 600 metri di dislivello dal punto in cui erano stati travolti dal lastrone di ghiaccio.
Il terzo componente della spedizione, un uomo di Basiliano, è stato solo sfiorato dalla massa di neve ed è stato soccorso in parete dai tecnici del Soccorso alpino Fvg e della Guardia di Finanza.
Ben quattro i velivoli che hanno partecipato alla missione di soccorso sullo Jof di Montasio. Si tratta degli equipaggi dell’elicottero sanitario Fvg, del velivolo della Protezione Civile Fvg e di quello della Protezione Civile di Pieve di Cadore con i cani da valanga, oltre a un elicottero del Suem di Belluno. La zona è stata raggiunta anche dai tecnici specializzati della Guardia di Finanza e del Soccorso alpino e speleologico della stazione di Cave del Predil. Sul posto hanno operato anche i Vigili del Fuoco della squadra terrestre del distaccamento di Tarvisio e le unità Speleo Alpino Fluviali del Comando provinciale di Udine.