544 secondo il rapporto annuale di Legambiente. 164 persone denunciate solo per reati contro la fauna
Il 2019 è stato l’anno record per l’illegalità ambientale in Friuli Venezia Giulia: con 544 reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle capitanerie di porto si è toccato il punto più alto degli ultimi 3 anni, con una crescita del 35,4% rispetto al 2018. Sempre nel 2019 sono state 345 le persone denunciate, 203 i sequestri effettuati, 8 le ordinanze di custodia cautelare eseguite, di cui 4 per reati relativi al ciclo illegale di rifiuti e altrettante per quelli contro la fauna. Sono i dati principali contenuti nel rapporto Ecomafia 2020 di Legambiente relativamente al Fvg. Il documento è stato presentato alla presenza di Antonio De Nicolo, procuratore distrettuale antimafia, Antonio Frassinetto, comandante della Legione Carabinieri del Friuli-Venezia Giulia, Piero Iovino, comandante regionale Guardia di Finanza Friuli-Venezia Giulia, e i vertici di Arpa Fvg.
I reati contro la fauna
ciclo del cemento
Il ciclo illegale dei rifiuti e le rotte verso Est
incendi a impianti e capannoni
Complessivamente nel triennio 2017-2019 i reati contro l’ambiente accertati in Fvg sono stati 1.488, con 1.162 persone denunciate, 544 sequestri e 8 arresti. Valutando nello stesso arco di tempo l’incidenza dei reati ambientali commessi per kmq, il Friuli Venezia Giulia con 0,18 illeciti non è molto distante dalla Lombardia (settima nella classifica nazionale come valori assoluti) dove si registrano 0,2 reati contro l’ambiente ogni kmq e supera, anche se di poco, il Veneto dove l’incidenza dei reati ambientali è di 0,17 ogni kmq.