Nella consueta conferenza stampa di fine anno il presidente della regione ha tracciato un bilancio dell’attività svolta dalla giunta nel 2020
“Quest’anno è stato estremamente complicato perché, a causa della pandemia che ha colpito il mondo, tutti abbiamo dovuto rivedere le nostre prospettive. L’azione della Regione si è quindi concentrata su quattro pilastri: salute, lavoro e imprese, famiglia e territorio. Quest’ultimo aspetto è stato affrontato garantendo risorse ed autonomia agli enti locali, che sono il primo punto di riferimento dei cittadini e che quindi risultano fondamentali per dare servizi e risposte concrete alle loro necessità”.
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno, durante la quale ha tracciato un bilancio dell’attività svolta dalle Giunta nel 2020.
“Le pubbliche amministrazioni si sono dovute mettere in discussione per ricalibrare le proprie azioni al fine di aiutare la popolazione e le imprese e garantire le risposte sanitarie necessarie per fronteggiare il Covid-19 – ha osservato Fedriga -. Regione Friuli Venezia Giulia ha puntato prima di tutto su un fortissimo potenziamento del servizio sanitario regionale, incrementando di 400 unità i posti letto e favorendo un aumento di personale di 950 unità. Da quando il virus è giunto in regione, abbiamo inoltre potenziato in maniera poderosa la capacità di screening attraverso i tamponi molecolari, ovvero quelli più affidabili, divenendo i primi in Italia per numero di test eseguiti. In ambito socio-sanitario, sono stati implementati di 20 milioni di euro, dal 2018 a oggi, i fondi destinati alla riduzione delle rette per le residenze per anziani, ma è stato anche varato il piano per la non-autosufficienza, che rappresenta una grande rivoluzione. Per la prima volta è stato previsto per chi riceve assistenza domiciliare lo stanziamento di un budget uguale a quello di chi è ospite delle residenze per gli anziani”.
Il governatore ha quindi sottolineato “la centralità della famiglia nell’azione regionale, confermata dal contributo per i nuovi nati e dai 22 milioni stanziati per l’abbattimento delle rette degli asili nido, ai quali si aggiungono lo sconto del 50% sul trasporto pubblico per gli studenti e i contributi per i centri estivi. Azioni che viaggiano in parallelo con il sostegno alle politiche abitative, a partire dai contributi per i mutui sulla prima case (1.300 domande) e quelli per le ristrutturazioni (1.100 domande)”.
In merito alle attività produttive “abbiamo affrontato le criticità ponendoci al fianco delle imprese: il Friuli Venezia Giulia è la Regione che, in proporzione al numero di abitanti, ha infatti stanziato maggiori risorse a sostegno delle attività economiche – ha confermato Fedriga -. Sono stati messi in campo 49,3 milioni a favore delle attività produttive, ai quali si aggiungono 21,5 milioni dal Por Fesr e altre iniziative che portano a più di 90 milioni di euro gli aiuti messi in campo nel momento emergenziale. Abbiamo voluto garantirli con la consapevolezza che questi aiuti non sono sufficienti a colmare le perdite economiche dalle aziende, ma per far sì che, nonostante la crisi dovuta al virus, le imprese regionali, tra cui molte piccole e micro aziende, possano continuare a operare”.
Sul fronte del lavoro il governatore ha spiegato che “sono state potenziate le risorse per le assunzioni, ampliando la platea anche ai contratti a tempo determinato. Nella nostra regione l’occupazione rimane stabile, grazie anche a un impegno degli attori del mondo produttivo, che ringrazio, ma per dare maggiore concretezza a questo impegno abbiamo aumentato gli stanziamenti per il 2021 destinando anche 25 milioni di euro per i centri per l’impiego”.
Per quanto concerne l’agroalimentare, il governatore ha spiegato che “oltre a rifinanziare il fondo di rotazione in agricoltura, la Regione ha sviluppato il marchio ‘Io sono FVG’, che nonostante la congiuntura economica ha già visto l’adesione di 40 aziende e 40 prodotti. Data la forza di questo claim, l’iniziativa sarà quindi estesa ben oltre le eccellenze alimentari per promuovere il Friuli Venezia Giulia anche in ambito turistico e culturale”.
In conclusione, il governatore ha ricordato “la nascita degli Enti di decentramento regionali e la chiusura delle Uti, attraverso un percorso di riorganizzazione che ha portato alla nascita di organismi che garantiscono servizi ai cittadini e hanno competenze su aspetti centrali per le comunità locali come l’edilizia scolastica. Il tutto nel contesto di un sistema degli enti locali che potrà godere di una maggiore autonomia grazie alla riforma della finanza locale, che consentirà l’assunzione di 1.600 persone in ruoli strategici per le amministrazioni cittadine”.