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Cronaca

Covid, tamponi anche dai medici di base. C’è l’accordo

I test saranno effettuati negli studi personali dei medici di medicina generale, presso strutture fisse o mobili rese disponibili, in accordo con il Distretto di riferimento, dai Comuni e dalla Protezione civile e nelle sedi messe a disposizione dalle Aziende sanitarie.

“Oggi abbiamo siglato insieme alle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale due documenti importanti soprattutto per il tema dell’assistenza alle persone, sia per quanto riguarda l’attività legata ai tamponi che per quella della presa in carico dei pazienti colpiti dal Covid-19”. Questo il commento del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, subito dopo la firma a Trieste di due intese finalizzate al rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2 e per la disciplina dei rapporti nel biennio 2020-2021 e delle attività connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

“Il fenomeno si presenta con caratteristiche diverse rispetto alla prima ondata. Ha innanzitutto una dimensione molto più ampia – ha sottolineato Riccardi -. Una delle curve della diffusione del Coronavirus riguarda infatti le persone che sono in isolamento che hanno raggiunto il numero di 10 mila. È evidente che avere la Medicina generale in campo per affrontare questa situazione alleggerisce di molto le attività dei Dipartimenti di prevenzione, appesantiti dal lavoro straordinario che stanno portando avanti nella lotta al Covid-19”.

Scopo dell’intesa siglata oggi è soprattutto quella di disciplinare il coinvolgimento dei medici di medicina generale nel rafforzamento dell’attività di indagine epidemiologica attraverso l’accertamento diagnostico. L’obiettivo primario resta l’identificazione rapida dei focolai e l’isolamento dei casi per fornire alla popolazione una risposta e una tempestiva presa in carico rispetto alla diagnosi qualora si presentino sospetti contagi da Covid-19. Inoltre, per proseguire lo sforzo volto a contenere la diffusione dell’epidemia, si vogliono individuare le misure necessarie a mantenere le strutture sanitarie – comprese quelle ambulatoriali – “Covid free”.

L’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi, operata di concerto e in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione, sarà erogata nel rispetto delle indicazioni di sicurezza e di tutela degli operatori e dei pazienti, definite dagli organi di sanità pubblica.

La fornitura dei tamponi è assicurata ai medici dal Commissario per l’emergenza Covid-19 unitamente ai necessari dispositivi di protezione individuale come le mascherine, le visiere e i camici. Sulla base delle autorizzazioni delle competenti autorità sanitarie, i test saranno effettuati negli studi personali dei medici di medicina generale, presso strutture fisse o mobili rese disponibili, in accordo con il Distretto di riferimento, dai Comuni e dalla Protezione civile e nelle sedi messe a disposizione dalle Aziende sanitarie.

I tamponi saranno eseguiti anche in modalità di erogazione “drive through”, secondo un criterio di prossimità al bacino di utenza e al domicilio del paziente, in caso di disponibilità da parte del singolo medico di medicina generale, tenendo conto dell’attività già prevista dalle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca).

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