Rosolen: “Contrastare la violenza significa anche che ognuno di noi è chiamato a dare un piccolo contributo”.
Sono 61 i progetti finanziati dalla Regione per iniziative contro la violenza di genere. Le attività previste devono essere rimodulate alla luce delle restrizioni e delle limitazioni legate alle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19, ma l’assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen, ricordando che la giornata internazionale per il contrasto alla violenza sulle donne ricorre mercoledì 25 novembre, ha assicurato che “non sarà né il virus né l’assuefazione a fermare questa battaglia di civiltà”. “Erano previsti convegni, incontri pubblici, spettacoli teatrali e attività con gli studenti – ha spiegato Rosolen -. Alla luce dei nuovi Dpcm e al fine di permettere il coinvolgimento della popolazione nell’attività di sensibilizzazione, vengono prorogati i termini massimi per la realizzazione dei progetti al 30 giugno 2021. Molti Comuni concretizzeranno alcune iniziative, ma parte dei progetti vedono il coinvolgimento della cittadinanza in presenza e pertanto verranno riprogrammate non appena possibile”.
“Al netto dei singoli programmi, l’aspetto sul quale porre l’accento è che la violenza non è compatibile con il concetto stesso di civiltà – ha dichiarato l’assessore -. La violenza non è solo fisica: è psicologica, verbale, emotiva. Ci sono atti di sopraffazione e atteggiamenti che, ormai, sono stati sdoganati e vengono assorbiti quasi con indifferenza. È un errore. La libertà in ogni sua espressione non può essere compressa o soffocata da atteggiamenti sessisti. Purtroppo, anche in ambiti apparentemente insospettabili, antichi luoghi comuni continuano a prosperare. Contrastare la violenza significa anche che ognuno di noi è chiamato a dare un piccolo contributo. A volte, anche uno sguardo o una battuta possono ferire profondamente”.