Tutte le istanze sono state già processate – riferisce la Regione Fvg – e le aziende contano di evadere i test nell’arco di una settimana. Nel dettaglio, fino al 17 agosto sono giunte 5 mila richieste dal territorio di Trieste, mille da quello di Gorizia, 2mila 300 da Udine e 600 da Pordenone.
Sono circa 9 mila le richieste di test molecolare giunte dal 13 agosto a oggi alle aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia, come conseguenza dell’entrata in vigore dell’ordinanza del ministero dalla Salute che prevede l’obbligo di certificare la negatività al covid 19 per chi rientra in Italia da Spagna, Croazia, Malta e Grecia. Lo rende noto il vicegovernatore del Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Tutte le istanze sono state già processate – riferisce la Regione – e le aziende contano di evadere i test nell’arco di una settimana.
Nel dettaglio, alle 13 di lunedì 17 agosto sono giunte 5 mila richieste dal territorio di Trieste, mille da quello di Gorizia, 2mila 300 da Udine e 600 da Pordenone. “Tutto questo lavoro – si legge in una nota – si aggiunge alla già onerosa attività di sorveglianza sanitaria in corso, che prevede anche la necessità di fronteggiare i flussi dei migranti provenienti dalla ‘Rotta balcanica’, nonché lo screening sia degli operatori del Sistema sanitario regionale sia di quelli impiegati nell’assistenza delle persone anziane e disabili”. Contemporaneamente, conclude la Regione, proseguirà l’attività di “contact tracing” nel territorio.
