Ma solo al momento del parto e non durante l’intero travaglio
I futuri padri possono essere ammessi nelle sale parto. Ma “solo al momento del parto e non durante l’intero travaglio, purché sia garantito il rispetto delle misure di sicurezza adottate per evitare la diffusione del Covid-19, garantendo così la tutela della salute della partoriente, del neonato e del personale sanitario”. Lo ha confermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando che “durante il parto devono essere utilizzati dispositivi di protezione individuale e deve essere mantenuta la distanza di almeno un metro tra gli operatori sanitari e il futuro padre. Inoltre, quest’ultimo non deve avere alcun sintomo riconducibile all’infezione da Covid-19, come temperatura corporea superiore a 37,5 gradi, tosse o rinite, e non deve essere entrato in contatto con soggetti risultati positivi al Covid”.
Il vicegovernatore ha quindi evidenziato che “le aziende sanitarie valuteranno la possibilità di far accedere i futuri padri in base alla struttura dei punti nascita e alla complessità del parto nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria”.