Siagri: “Una rete mondiale di sensori che misurano la presenza di composti chimici in aria può anche rilevare la presenza di infezioni virali o batteriche, aiutando la lotta alla diffusione del Covid-19”
“Una rete mondiale di sensori che misurano la presenza di composti chimici in aria può anche rilevare la presenza di infezioni virali o batteriche aiutando la lotta alla diffusione del Covid-19. Una rete di sensori collegata in modalità IoT, potrebbe fornire un sistema di allarme rapido per rilevare e poi frenare la propagazione di malattie infettive. Stante quindi la raccolta di grandi quantità di dati omogenei grazie all’IoT, si potrebbero poi usare programmi di Intelligenza Artificiale per estrarre informazioni sull’andamento e il controllo delle infezioni”.
E’ l’idea espressa da Roberto Siagri, a.d. Eurotech. Ciò che servirebbe è “investire in supercalcolo e in reti di sensori: per l’elaborazione dei dati rilevati e per trovare le cure. Oggi, è grazie a potenti calcolatori che è possibile ridurre il tempo nello sviluppo di farmaci e vaccini, accelerando i processi, soprattutto nelle numerose fasi iniziali, e di test – spiega Siagri – Il supercalcolo sta entrando sempre di più in tanti ambiti industriali e il biotech è uno di questi. In Italia, sarebbe fondamentale la presenza di altri centri come il Cineca che disponga di supercalcolatori per fare anche questo tipo di elaborazioni. Se fino a prima del Covid-19, il costrutto era che per competere serve dotarsi di supercalcolo, da adesso in poi dobbiamo aggiungere: per stare in salute viene in nostro aiuto il supercalcolare”, ha concluso.