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Economia

Confartigianato Ud, Previsioni al ribasso del 50%

Tra i dati dichiarati, una riduzione delle vendite dal 29% al 71%, la difficoltà di fornitura dal 14% al 39%, la cancellazione di eventi e incontri dal 49% al 73%. “E stamattina – ha aggiunto Tilatti – con l’estensione delle chiusure a tutte le attività di commerciali ‘non di prima necessità’ le percentuali sarebbero ancora più alte”. il 54% degli artigiani della provincia prevede una diminuzione del numero di ore lavorate per il proprio personale, il 3% l’utilizzo del telelavoro o dello smart working, il 7% una diminuzione del numero di dipendenti.

A poco più di un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, gli artigiani della provincia di Udine rivedono le previsioni per l’intero 2020, con un forte ribasso previsto per l’anno in corso (al momento -50%). “E per alcune aziende che lavorano su commessa i maggiori effetti della crisi si vedranno tra alcuni mesi”. Lo ha comunicato la Confartigianato-Imprese Udine oggi attraverso una nota. Dopo anni di crisi, dal 2017 il saldo d’opinione, calcolato come differenza percentuale tra le imprese artigiane con fatturato in crescita e quelle con fatturato in calo, era tornato in terreno positivo per i dati a consuntivo fino al 2019. Per il 2020, la previsione formulata nel corso dell’indagine congiunturale alla fine del gennaio scorso era molto incoraggiante, con un saldo d’opinione pari a +25%.

“La progressione rapidissima della crisi – ha commentato il presidente di Confartigianato-Imprese Udine Graziano Tilatti – rende i dati statistici raccolti obsoleti nel giro di pochi giorni: si registra una crescita esponenziale della percentuale di artigiani che dichiarano di essere colpiti dai diversi effetti della crisi”. Tra i dati dichiarati, una riduzione delle vendite dal 29% al 71%, la difficoltà di fornitura dal 14% al 39%, la cancellazione di eventi e incontri dal 49% al 73%. “E stamattina – ha aggiunto Tilatti – con l’estensione delle chiusure a tutte le attività di commerciali ‘non di prima necessità’ le percentuali sarebbero ancora più alte”. In relazione all’occupazione, ha fatto sapere Confartigianato-Imprese Udine, il 54% degli artigiani della provincia prevede una diminuzione del numero di ore lavorate per il proprio personale, il 3% l’utilizzo del telelavoro o dello smart working, il 7% una diminuzione del numero di dipendenti.

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