L’assessore regionale: la Regione ha investito risorse proprie. Pavatti sul nuovo anno scolastico: mancano prof di ruolo, ma avvio positivo
“La Regione Friuli Venezia Giulia si è impegnata quest’anno a dare risposte a tutti quelli che erano i bisogni della scuola. Lo ha fatto con norme, con un accordo con il Ministero, con risorse proprie, accelerando in maniera importante su un percorso di gestione amministrativa e di rapporto costante tra la nostra direzione e l’ufficio scolastico. L’abbiamo fatto riportando in prima fascia l’Usr” e investendo “esclusivamente per sostegno alla scuola, senza tener conto di altre devoluzioni agli enti locali o all’edilizia, oltre 27 milioni di euro” di risorse proprie. Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, durante una conferenza stampa sull’apertura dell’anno scolastico. Azioni, ha spiegato, che la Regione mette in campo “per dimostrare che il nostro saper ben lavorare può essere premiato dalla fiducia del Governo”.
La dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Patrizia Pavatti, ha spiegato che per le assunzioni mancano soprattutto i docenti di materie scientifiche: “Abbiamo esaurito le graduatorie di matematica, materie scientifiche e tecniche”. Quindi per dare copertura alle cattedre vacanti si è ricorsi agli incarichi annuali e successivamente alle supplenze. Passaggio quest’ultimo che spetta alle scuole e che Pavatti auspica “si possa concludere a breve”. In totale, gli insegnanti previsti per il Fvg in quest’anno scolastico sono 12.490, più altri 1.517 destinati ai posti di sostegno. Gli studenti invece sono 142.716 alunni, in calo rispetto all’anno precedente (144.007), a causa – è stato osservato – del calo demografico registrato in regione. Nel 2019-20 sono aumentati gli alunni con disabilità passando da 3.736 a 3.894. Più numerosi anche gli alunni con i disturbi dell’apprendimento: “Abbiamo quindi bisogno di ulteriori aiuti per il sostegno, magari per integrare le ore concesse. Attraverso la misura di supporto messa in atto dalla Regione potremmo farlo”. Rimane “critica” inoltre la situazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, per il reclutamento dei quali è in atto un concorso. In leggero calo il personale Ata: dai 4.273 dell’anno scorso si passa a 4.263 unità. Dal primo settembre inoltre sono state distaccate tre unità di personale regionale a sostegno degli uffici del Ministero dell’Istruzione.