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Cultura

Spettacolo per i 900 anni dell’Abbazia di Moggio

In scena la leggenda “Il bel figlio del Conte”

Quest’anno ricorrono i 900 anni dalla consacrazione della chiesa abbaziale di Moggio Udinese che è stata per secoli, anche per Resia, un centro importante non solo religioso ma anche amministrativo.

Per ricordare questo importante evento il Museo della gente della Val Resia, museo etnografico e delle favole, che ha sede in una caratteristica casa a Stolvizza ristrutturata esternamente secondo la tipologia locale, presenterà oggi alle ore 17.00, con una introduzione storica, la leggenda “Il bel figlio del Conte”. Questa è tratta dal volume “Cjanal dal Fier – Canal del Ferro” della serie “Miti, Fiabe e Leggende del Fiuli storico” edito dall’Istituto di Ricerca Achille Tellini.

Essa narra di un bel giovane ventenne, figlio di un conte, che viveva nel castello sul colle di Moggio sul luogo ove fu poi costruita l’attuale abbazia. Si innamorò di una giovane ragazza di Dordolla – all’epoca le ragazze più belle del Moggese erano di Dordolla – purtroppo il giovane non riuscì a sposare quella ragazza ma un’altra con la quale comunque visse felice e contento.

Una leggenda “millenaria”, potremmo dire, che fa subito pensare all’importante figura storica del conte Kocelj/Cacellino il quale donò il castello, che si trovava appunto sul colle di Moggio, al patriarca di Aquileia Swatobor, suo parente e unico patriarca slavo, con la richiesta di costruirvi un’abbazia. Il conte Kocelj oltre al castello donò al Patriarcato suoi possedimenti dei quali faceva parte anche la Val Resia.

Un intreccio interessante quindi tra storia reale e leggenda che il Museo promotore, insieme con le altre associazioni tra le quali ViviStolvizza ed il Circolo Culturale Resiano “Rozajanski Dum”.

All’iniziativa hanno collaborato anche i bambini locali che si sono dedicati alla preparazione dei cartelli con i testi della leggenda in italiano ed in resiano.

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