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Chiesa

Da Gemona a Padova, sul Cammino di Sant’Antonio

Con padre Giovanni Voltan, un gruppo di componenti dell’Associazione Il Cammino di Sant’Antonio, il rettore del Santuario padre Ronconi, l’assessore alla cultura Flavia Virilli ed alcuni studenti e docenti del Laboratorio Internazionale della Comunicazione.

È partito martedì 30 luglio da Gemona un gruppo di diversi componenti dell’Associazione Il Cammino di Sant’Antonio, guidati da Alessio Bui e Giannino Scanferla, il rettore del Santuario di Sant’Antonio padre Giovan Battista Ronconi, l’assessore alla cultura del Comune di Gemona Flavia Virilli ed alcuni studenti e docenti del Laboratorio Internazionale della Comunicazione, che accompagneranno, lungo il cammino che si sta tracciando da Gemona alla Basilica di Padova, padre Giovanni Voltan, eletto, nel corso del Capitolo Generale Ordinario dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, svoltosi ad Assisi nel mese di maggio/giugno, “Definitore generale” dei Francescani conventuali e assistente della Fimp (federazione intermediterranea ministri provinciali ). Già Ministro Provinciale della Provincia di Sant’Antonio di Padova Ordine dei Frati Minori Conventuali, ma soprattutto principale ideatore e sostenitore della realizzazione del Cammino da Capo Milazzo–Messina attraverso Assisi a Padova e poi a Gemona del Friuli, padre Voltan ha celebrato la S. Messa nel Santuario Gemonese – il più antico al mondo dedicato a Sant’Antonio – alle 6.30 e si è poi messo in cammino con tutto il gruppo alla volta dell’Hospitale di San Giovanni a San Tomaso di Majano, arrivo della prima tappa.

Si tratta di “Un momento importante e solenne per ritrovarsi a camminare sulle orme di Sant’Antonio – afferma l’assessore comunale alla Cultura, Flavia Virilli, referente del progetto in terra friulana – e rendere così sempre più concreta la tratta Gemona-Padova: uno sforzo che vede in prima linea tutti i soggetti coinvolti in questo progetto affinché entro il 2021, anno in cui ricorre l’800° anniversario della venuta del Santo in Italia – naufrago in Sicilia, a Capo Milazzo, da dove ha raggiunto Assisi, Padova e anche Gemona, esso sia perfettamente operativo, nel più grande auspicio di contribuire a collegare l’Italia in suo nome”.

Questa, che a tutti gli effetti è la prima prova ufficiale del cammino – sostenuto dal Comune di Gemona con la Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFvg, i responsabili dell’Associazione Il Cammino di Sant’Antonio, il Santuario Gemonese, la Basilica Pontificia di Padova, l’Università di Udine e Montagna Leader – si concluderà a Padova il 7 luglio con l’arrivo alla tomba del Santo.

“Siamo davvero onorati  – riferisce la direzione del Santuario Gemonese – di testare il cammino  insieme a padre Giovanni Voltan, che ha sempre sostenuto con forza questo progetto, e ci auguriamo che esso gli sia di buon auspicio per l’importante ruolo che ricopre ora alla direzione di Roma”.

“Anche il LAB internazionale è fatto di viaggi e di viaggiatori – conclude infine Emanuela De Marchi, direttrice del Lab, studenti di ogni parte del mondo che vengono in Friuli Venezia Giulia e in Italia per conoscere meglio la nostra cultura e la nostra lingua. Ogni anno compiamo un viaggio di scoperta della cultura del territorio e quindi del Paese. Da studiosi, i docenti del Lab non potevamo non cogliere l’importanza del tema del Cammino di San Antonio per il valore culturale, per le potenzialità turistiche e per la ricerca scientifica. Siamo lieti di prender parte al progetto che quest’anno inseriamo nel progetto delle botteghe creative”.

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