Con gli studenti anche adulti, pensionati, cittadini comuni. “Come cittadini udinesi, la prima cosa da fare contro i cambiamenti climatici è smettere di usare l’automobile e utilizzare la bici o i mezzi pubblici”, ha ricordato la portavoce degli organizzatori, Marianna Tonelli.
Oltre 3 mila persone tra cittadini e studenti delle scuole di ogni ordine e grado di Udine e provincia, secondo gli organizzatori, hanno preso parte questa mattina alla manifestazione “Sciopero della scuola contro i cambiamenti climatici”, dando vita a un lungo e ordinato corteo che si è snodato dal centro studi fino al cuore del capoluogo friulano, piazza Libertà, su cui si affaccia il palazzo municipale. Tantissimi striscioni, tra i quali molti scritti in lingua inglese, hanno ‘colorato’ questa declinazione locale dei ”FridaysForFuture”, lo sciopero degli studenti contro i cambiamenti climatici indetto a livello internazionale nella giornata mondiale del clima, ma quasi nessuna bandiera di partiti o associazioni, sebbene le adesioni allo sciopero siano state numerose.
In piazza, spazio libero agli interventi di studenti e di altri speaker per lanciare appelli, idee, provocazioni e proposte. “Con il motto ‘Il clima sta cambiando, perché noi no?’, abbiamo coinvolto studenti, ma anche pensionati, cittadini comuni e siamo felici di questa grande partecipazione”, ha detto Marianna Tonelli, 18 anni, di Sevegliano, allieva dell’ultimo anno del Liceo Artistico udinese ”Sello”, una tra i principali organizzatori della manifestazione a livello locale. “Mi sento orgogliosa di quello che siamo riusciti a fare – ha aggiunto -, mi sono impegnata perché ho sempre sentito come mio il tema ambientale, ma mi sembra che tantissimi altri giovani siano molto più pronti di altre generazioni del passato che non hanno fatto niente”.
Come cittadini udinesi, la prima cosa da fare contro i cambiamenti climatici, secondo Marianna è “smettere di usare l’automobile e utilizzare la bici o i mezzi pubblici”. Per testimoniare questo impegno, la manifestazione proseguirà nel primo pomeriggio con uno stand informativo e un flashmob con tutti in sella alla propria bicicletta, per finire nel tardo pomeriggio con la proiezione di un docu-film sul tema ambientale.