Sono oltre 300mila le persone che hanno aderito ad attività legate al Programma del Fondo sociale europeo. “L’analisi dei risultati certifica – ha sottolineato l’assessore regionale Rosolen – l’efficienza dell’azione della Regione.
“La Commissione Europea ha sancito il pieno utilizzo da parte della Regione della disponibilità finanziaria del Programma Fse, complessivamente superiore a 316 milioni di euro: la capacità di investire correttamente i fondi europei è determinante per pianificare e programmare strategie, azioni politiche e riforme settoriali”. Così l’assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, sulle comunicazioni della Commissione Europea: con l’erogazione da parte della Commissione e del Ministero dell’Economia e Finanze di poco meno di 14 milioni di euro – informa la Regione – si è concluso il processo di attuazione del Programma operativo del Fondo sociale europeo della Regione Fvg per il periodo 2007/2013.
“Le idee, le proposte, i progetti non possono prescindere dalle risorse e l’Europa costituisce una fonte irrinunciabile”, ha osservato Rosolen. “Il risultato assume grande rilevanza – ha aggiunto – non solo sotto l’aspetto dell’efficienza finanziaria ma anche, e forse soprattutto, per la capacità di intervenire in un ambito particolarmente sensibile quale quello della crescita della occupabilità delle persone, che avviene attraverso l’azione integrata dei servizi per il lavoro e l’orientamento, del sistema educativo e della formazione professionale e del mondo delle imprese”.
Sono oltre 300mila – ricorda la Regione – le persone che hanno aderito ad attività legate al Programma del Fse. “L’analisi dei risultati certifica – ha sottolineato l’assessore – l’efficienza dell’azione della Regione: non si tratta di un premio fine a se stesso, ma di un riconoscimento propedeutico all’ottenimento di nuovi finanziamenti”. Il prossimo anno, ha concluso, “verosimilmente nella seconda metà di settembre, si terrà la riunione annuale del riesame dei fondi europei, cui prenderanno parte la Commissione Europea, l’Anpal, l’Agenzia per la Coesione e tutte le Regioni. In quella sede faremo il punto della situazione su tutti i fondi strutturali”.