Nell’omelia in occasione della festa di Tutti i Santi, l’Arcivescovo di Udine, mons. Mazzocato, ha invitato a riflettere sulle Beatitudini proclamate da Gesù. Della prima, “beati i poveri in spirito”, in un clima come “l’attuale intossicato da amarezze e mancanza di speranza”, c’è tanto bisogno oggi “per rendere più serena e umana la convivenza nella nostra società, cominciando dalla nostra città e dal nostro Friuli”.
Le beatitudini proclamate da Gesù sono la via per rendere la società pacifica e serena. L’ha detto l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia della Messa per la festività di Tutti i Santi, celebrata in cattedrale.
“Nel clima in cui viviamo, spesso intossicato da amarezze e da mancanza di speranza – ha affermato l’Arcivescovo – abbiamo bisogno di respirare l’aria fresca delle beatitudini. Corriamo il rischio di dimenticare, specialmente, la prima beatitudine, “beati i poveri in spirito”. Tentiamo, cioè, di arrangiarci con le nostre forze, come proprietari assoluti della nostra vita e non “servi del Signore” come Maria. Di conseguenza, siamo spinti anche a prevaricare sulla vita degli altri, come dei padroni, introducendo nei rapporti umani non più la legge bella delle beatitudini, ma la legge del poco rispetto che giunge fino alla violenza. E, alla fine, ci tocca vedere le strade del nostro mondo segnate da scie assurde e diaboliche di morte; come è successo anche ieri a New York. Preghiamo Maria e tutti i Santi – ha concluso mons. Mazzocato – per avere noi grazia e la convinzione di seguire la via delle beatitudini che nasconde il segreto della vera gioia. Contribuiremo, in questo modo, a rendere più serena e umana la convivenza nella nostra società; cominciando dalla nostra città e dal nostro Friuli.
L’omelia dell’Arcivescovo per la festa dei Santi