Nell’omelia, mons. Cracina ha ricordato che il Vangelo in Carnia ha messo radici a partire dalle Pievi. Un riferimento anche alle collaborazioni pastorali: “Possono davvero rappresentare in questo tempo un’autentica esperienza di fraternità e condivisione trai paesi della Carnia”.
Grande partecipazione alla cerimonia del bacio delle croci, svoltasi oggi, domenica festa dell’ascensione, nella Pieve di Zuglio. La Santa messa è stata celebrata da mons. Giordano Cracina assieme ai canonici di San Pietro. Nell’omelia, il parroco ha detto che “questo nostro essere qui oggi non è folclore, ma l’espressione della Fede di un popolo. Considero questa chiesa cattedrale di San Pietro in Zuglio come la Aquileia della Carnia”.
Il celebrante ha evidenziato quanto sia importante lodare Dio anche grazie a questi momenti di religiosità popolare che ci ricordano le nostre tradizioni e ci permettono anche di ammirare il patrimonio artistico di questa chiesa. Tutto questo è espressione della nostra identità e della bellezza di ciò che possiede la Carnia. Qui ricordiamo anche la presenza di un vescovo ai tempi di Cromazio”. Mons. Cracina ha quindi aggiunto che proprio tramite le Pievi, e poi le parrocchie, il Vangelo ha messo radici in Carnia.
Ma liturgia e pastorale, ha proseguito mons. Cracina, sono elementi importanti anche per la Carnia di oggi. Di qui il riferimento alle collaborazioni pastorali “che possono davvero rappresentare in questo tempo un’autentica esperienza di fraternità e condivisione trai paesi della Carnia”.
Lo spirito Santo, ha concluso mons. Cracina, scenda anche su di noi per aiutarci a superare invidie, paure, litigi e per poter costruire il Regno di Dio secondo i tempi riservati solo a Lui. Torniamo a casa con la contentezza nel cuore per dare ragione della Fede che è in noi. Abbiate coraggio nel testimoniare la nostra Fede cristiana nella verità e libertà del cuore, senza alcuna rivalità e campanilismi”.