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Aperto a Tarvisio il mondiale di para sci alpino

Serracchiani ha voluto sottolineare “il messaggio più profondo” che viene da questi campionati mondiali paralimpici. “Lo sport include e non discrimina, costruisce reti e non steccati, promuove le differenti abilità e suggerisce che ogni sfida è possibile”.

“Dichiaro aperto il Mondiale di para sci alpino Tarvisio 2017”. Pronunciando la formula solenne, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani ha dato il via al campionato iridato di sci alpino paralimpico al culmine della cerimonia inaugurale della kermesse iridata che ha popolato di bandiere, atleti e appassionati di sport piazza Unità a Tarvisio. Ben 35 nazioni con 276 atleti, guide e accompagnatori, coadiuvati da una schiera di quasi 50 volontari saranno i protagonisti agli World Para Alpine Skiing Championships che si terranno a Tarvisio dal 22 al 31 gennaio 2017 sulla pista ‘Di Prampero’, Monte Lussari, regina delle piste delle Alpi Orientali e della regione Friuli Venezia Giulia e, certamente, una delle più belle discese dell’intero arco alpino, tra le più lunghe d’Italia. Gli atleti saranno suddivisi in tre differenti categorie: ciechi ed ipovedenti, atleti con disabilita’ agli arti superiori o inferiori. He sciano in piedi, atleti con disabilita’ agli arti inferiori che sciano in una sorta di guscio. Gli atleti saranno impegnati in 5 giorni di gare in Discesa Libera, Super G, Super Combinata (Combinata Alpina), Slalom Gigante, Slalom.

La presidente della Regione ha espresso il suo orgoglio per una manifestazione che conferma “la speciale vocazione allo sport della nostra comunità e una predisposizione consolidata nell’organizzare eventi esaltanti e impegnativi. Questo si lega – ha aggiunto Serracchiani – a una vocazione turistica che trova in Friuli Venezia Giulia per lo sport, dalla montagna al mare, anfiteatri naturali e dotazioni di impianti di assoluta eccellenza”.

Serracchiani ha voluto sottolineare “il messaggio più profondo” che viene da questi campionati mondiali paralimpici. “Lo sport, anche a livello più alto, anche nell’agonismo più spinto, include e non discrimina, costruisce reti e non steccati, promuove le differenti abilità e suggerisce che ogni sfida è possibile”. La nuova attenzione verso sport e disabilità segna “un cambiamento che percepiamo e che negli ultimi tempi sta registrando, in particolare dopo le Paralimpiadi di Rio, una straordinaria accelerazione: è una stupenda rivoluzione”.

Da ultimo, Serracchiani ha evidenziato il ruolo delle scuole, poiché “gli studenti del Friuli Venezia Giulia sono qui, coinvolti in prima fila, attorno alle oltre trenta bandiere di questo torneo in cui è al centro non più la perfezione geometrica dell’uomo di Olimpia, ma l’esempio di veri campioni che possono affrontare qui le discese più veloci perché hanno superato le salite più impervie”. Proprio gli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico e del Liceo scientifico Oberdan di Trieste hanno eseguito, a conclusione della cerimonia inaugurale, insieme alla fanfara della Brigata Julia, l’Inno alla Gioia davanti alle delegazioni delle oltre trenta Nazioni che si contenderanno le vittorie nelle gare riservate ai disabili della vista e degli arti inferiori.

Sul palco di piazza Unità hanno preso la parola anche il sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, il presidente del Comitato paralimpico italiano (Cip), Luca Pancalli, il presidente del Comitato organizzatore, Paolo Tavian, il presidente della Consulta regionale Disabili, Vincenzo Zoccaro, e sir Philip Craven, presidente dell’Ipc, l’International paralympic commitee. Alla cerimonia era presente anche il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop.

Ben 35 nazioni con 276 atleti, guide e accompagnatori, coadiuvati da 50 volontari

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