La rielaborazione dell’Ires Fvg dei dati Istat fornisce dati confortanti. Nel primo trimestre 2016 gli occupati si sono attestati a 496.700 unità, contro i 491.500 del 2015, una crescita di 5.200 unità pari al +1,1%. A crescere è solo l’occupazione femminile (+2,5%), pari a 5.300 unità. Agricoltura e industria stazionarie, edilizia in forte calo. Cresce il terziario nei servizi dove più forte è la componente femminile, ma non il commercio e il terziario che calano. Soddisfazione della Regione. Cauto ottimismo della Cgil.
In Fvg, nel primo trimestre 2016, continua ad aumentare il numero di occupati su base annua (+5.200 unità; +1,1%), attestandosi a quota 496.700 contro i 491.500 dello stesso periodo 2015. La crescita è in linea con i dati nazionale (+1,1% e 242.300 occupati in più) e del Nordest (+1,2%). Se a livello italiano la tendenza positiva è dovuta all’andamento della componente maschile, in regione al contrario cresce solo l’occupazione femminile (+2,5%, +5.300 unità). Rispetto al precedente trimestre (il IV 2015, 494.000), l’aumento è di +2.700 occupati. Lo evidenzia una rielaborazione Ires FVG su dati Istat a cura del ricercatore Alessandro Russo. Per quanto riguarda i settori, agricoltura e industria hanno un andamento stazionario, l’edilizia un forte calo (-3.200 occupati sempre su base tendenziale). Nel terziario, dove è maggiore la componente femminile, la dinamica negativa di commercio e alberghiero e ristorazione (-2.700) è compensata dall’incremento di altre attività di servizi (+10.900).
Effetto Jobs Act: Dopo il punto di minimo in regione nel IV trimestre 2014 (485.600 occupati), si conferma una tendenza positiva con un parziale recupero della situazione precrisi (nel 2007 si avvicinava alle 520mila unità). Questo andamento positivo, per Russo, è stato favorito dai rilevanti sgravi contributivi concessi alle imprese a fronte delle assunzioni a tempo indeterminato; nonostante il rallentamento di questi flussi nei primi mesi del 2016, il saldo complessivo è ancora evidentemente in attivo. Le persone in cerca di occupazione nel I trimestre 2016 sono quasi 38mila unità, in netta discesa rispetto a un anno prima, circa 47mila disoccupati (-9.300). Il tasso di disoccupazione del Fvg a inizio 2016 si ferma a un livello più basso: 7,1% contro l’8,8% del I trimestre 2015. Il tasso di disoccupazione femminile, che fino a metà 2015 era vicino al 10%, è sceso all’8,4%, quello maschile è al 6%. A livello nazionale il dato è del 12%, un punto percentuale in meno rispetto a un anno prima. L’Ires FVG fa notare che il calo dei disoccupati (-9.300) è stato superiore all’aumento degli occupati (+5.200), dinamica che suggerisce un incremento degli inattivi (coloro che non lavorano e non cercano un impiego). In realtà si rileva una leggera contrazione di questa componente, per la contemporanea diminuzione della popolazione regionale.
“Il calo del tasso di disoccupazione in Friuli Venezia Giulia registrato nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e il marcato aumento dell’occupazione femminile, rappresentano il segnale che le misure intraprese sia a livello nazionale, che regionale, hanno avuto una significativa efficacia nel mercato del lavoro”. E’ il concetto espresso dall’assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti a commento dei dati dell’Istat in base ai quali la disoccupazione in Friuli Venezia Giulia nei primi tre mesi di quest’anno scende dall’8,8% al 7,1%, mentre l’occupazione femminile nello stesso periodo sale del 2,5%. Una soddisfazione, quella dell’assessore Panariti, che “trova fondamento, oltre che dal protrarsi degli effetti positivi generati dalle misure di sostegno ai contratti a tempo indeterminato, anche dagli incentivi regionali riservati alle assunzioni di donne e da iniziative come il Progetto Integrato di Politiche per l’Occupazione e per il Lavoro (Pipol)”, ha indicato. “Siamo sulla strada giusta – ha aggiunto Panariti – e per questo dobbiamo continuare nelle azioni intraprese guardando con moderato ottimismo ai prossimi mesi del 2016”.
«La lettura dei dati Istat sul primo trimestre 2016 ci permette un cauto ottimismo, visto l’aumento degli occupati e in particolare dell’occupazione femminile, vera maglia nero del 2015». Orietta Olivo, responsabile del mercato del lavoro nella segreteria regionale Cgil, commenta così le cifre rese note oggi dall’Istat, che evidenziano una incoraggiante ripresa tendenziale degli occupati in Friuli Venezia Giulia rispetto al 2015.
Tra i fattori da considerare, per Olivo, ci sono però la disoccupazione, anch’essa in calo tendenziale, ma non rispetto al dato dell’ultimo trimestre 2015, e la stabilità dei nuovi rapporti di lavoro, «in un contesto che resta segnato da una forte precarietà, come testimoniato anche dalla crescita degli infortuni, saliti del 7% nei primi quattro mesi di quest’anno».