Il Papa in piazza San Pietro ha invitato i fedeli a pregare per le vittime della strage di Pasqua in Pakistan e perché “si fermino le mani violente”
«In questo Anno Giubilare siamo chiamati a riscoprire l’annuncio della Risurrezione: Cristo, nostra speranza, è risorto. Una verità che ha segnato in modo indelebile gli Apostoli che hanno poi portato nel mondo la Parola di Dio. E che deve segnare anche le nostre vite». Così Papa Francesco oggi, lunedì 28 marzo, in piazza San Pietro durante il «Regina Coeli», la preghiera che sostituisce l’«Angelus» per tutto il periodo pasquale.
«È grazie a Cristo risorto che possiamo guardare con occhi nuovi alla nostra vita – ha aggiunto –. Se ci affidiamo a Lui la sua Grazia ci salva e i momenti più bui possono trasformarsi e annunciare un cammino nuovo. Ecco, questo è il messaggio pasquale che risuona ancora oggi e fino alla Pentecoste».
Il Pontefice ha poi invitato i fedeli a pregare per le vittime della strage di Pasqua – per lo più famiglie che facevano parte della minoranza cristiana –, uccise per mano di un kamikaze mentre festeggiavano la Risurrezione di Cristo in un parco pubblico del Pakistan centrale.
«Un crimine violento, vile e insensato – lo ha definito Francesco –; l’odio omicida conduce solo al dolore, sono rispetto e fraternità l’unica via per la pace. Preghiamo affinché si fermino queste mani violente e in tutto il mondo regnino l’amore, la giustizia e la riconciliazione».