Confindustria Udine, «vitale accrescere la qualità del capitale umano»
In tutta l’Unione europea, nel 2022 erano impiegate circa 80 milioni di persone altamente qualificate (manager, professionisti, tecnici e professionisti associati), pari appunto al 44,2% del numero totale di persone occupate di età compresa tra 25 e 64 anni. Le quote regionali più elevate di occupazione altamente qualificata sono state registrate a Stoccolma (Svezia, 73,6%), Utrecht (Paesi Bassi, 68,9%), Lussemburgo (67,4%) e Prov. Brabante Vallone (Belgio, 65,8%). A seguire, le regioni delle capitali Belgio, Francia, Lituania, Ungheria, Finlandia, Germania, Polonia, Paesi Bassi, Danimarca e Repubblica Ceca, con quote tra il 62,6% e il 65,6%. Le percentuali più basse sono state registrate nelle regioni greche Sterea Elláda (21,8%) e Ionia Nisia (22,3%), nonché nella regione rumena di Sud-Muntenia (22,8%).
“Questi dati, come quelli sulla capacità di innovazione del nostro territorio – commenta Anna Mareschi Danieli (foto), vicepresidente di Confindustria Udine – confermano ancora una volta che la nostra regione è ben posizionata a livello nazionale, mentre sul piano europeo siamo ancora rimasti indietro. Possiamo e dobbiamo fare meglio – ha proseguito – è vitale accrescere la qualità del capitale umano da cui possono attingere le imprese, rendendo il sistema di istruzione scolastica e universitaria più efficiente e attrattivo”. Secondo Mareschi Danieli, “è poi necessario rimuovere gli ostacoli all’incontro efficiente tra domanda e offerta di competenze, migliorando il collegamento fra università e mondo del lavoro Da questo punto di vista, l’esperienza degli ITS è illuminante e significativa. Lo testimoniano – ha concluso – i dati eccellenti sul successivo placement lavorativo”.