A innestare la polemica il mancato rinnovo, da parte del Cda della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, del contratto alla direttrice artistica per la musica, Fiorenza Cedolins
Scontro tra Comune di Udine e Regione Friuli-Venezia Giulia sul Teatro Nuovo Giovanni da Udine. A scatenarlo la decisione del nuovo Cda, presieduto da Paolo Vidali, di non rinnovare il contratto della direttrice artistica per la musica, Fiorenza Cedolins, in scadenza a febbraio 2024. Rinnovo che è stato invece deciso per il direttore artistico Prosa, Roberto Valerio. La decisione è stata presa da un Cda composto dai soli membri designati dal Comune di Udine (oltre al presidente Vidali, Martina Delpiccolo e Piero Petrucco), avendo la Regione designato i suoi componenti (Claudia Giorgiutti e Flavia Virilli) solo nei giorni scorsi.
Il vicepresidente della Giunta regionale e assessore regionale alla Cultura, Flavio Anzil, in base a quanto riportato dal Messaggero Veneto, ha parlato di “inqualificabile atteggiamento dei vertici del Teatro”. “E’ totalmente inaccettabile – ha aggiunto dalle pagine del Gazzettino – che il teatro, di cui la regione è socio al 50% e principale finanziatore, prenda decisioni così importanti e discutibili senza informare la Regione”.
Nel pomeriggio di oggi il Comune ha diffuso una dichiarazione del sindaco di Udine Alberto Felice De Toni.
“Sono dispiaciuto delle dichiarazioni del Vicepresidente Anzil a mezzo stampa in merito alle scelte del CDA della Fondazione del Teatro. Abbiamo sempre mantenuto – e vogliamo mantenere – ottimi rapporti con la Regione, sia a livello formale che informale, improntati alla massima collaborazione. Lo testimoniano diversi progetti andati a buon fine come ad esempio, proprio in ambito cultura, quello relativo al Cinema Centrale.
Spero che la diatriba non si prolunghi, ritenevo infatti di aver già chiarito di persona al Vicepresidente le ragioni e le prassi dell’operato del CDA che, come da Statuto, opera in maniera del tutto autonoma. Purtroppo le nomine della Regione, per altro di persone competenti nel ruolo, sono state formalizzate solo il 7 dicembre, dopo circa sette mesi dalla scadenza del precedente CDA. Malgrado questo avevo già espresso le mie scuse al vicepresidente per la mancanza del coinvolgimento della Regione, a livello informale, sulle scadenze dei contratti dei direttori di prosa e musica, nonostante le nomine mancanti.
Il CDA ha operato le sue scelte sulla base dei numeri della stagione in corso, valutando l’opportunità di rinnovare i contratti ai due direttori. Entrambi – ricordo – nominati dal precedente CDA, espressione della passata amministrazione. Secondo i dati forniti la stagione di prosa ha fatto registrare un aumento degli incassi degli abbonamenti del 20,8%, mentre la stagione di musica ha perso il 18,8%. Di fronte a questa situazione il CDA guidato dal presidente Paolo Vidali, in autonomia, ha quindi deciso di non rinnovare il contratto alla direttrice del cartellone musicale. Sono sicuro che la Regione abbia a cuore le sorti della maggiore istituzione culturale cittadina e che sarà in prima fila, come fatto fino ad adesso, per offrire al pubblico del territorio friulano un’offerta di alto livello nonché di suo gradimento. Da parte mia confermo lo spirito di collaborazione che ha sempre improntato il mio agire e che spero di trovare ancora in Regione.
Auspico che questa controversia si risolva nel migliore dei modi per parlare di temi strategici: Udine e il Friuli hanno necessità di un patto territoriale tra istituzioni in cui Comune e Regione cooperano con concretezza per il bene del territorio. Un accordo in cui credo dal primo giorno di mandato e sono convinto che anche alla Regione, che proprio in queste ore sta varando il bilancio, interessi il futuro delle cittadine e dei cittadini udinesi”.