“La firma dell’accordo di programma per il recupero urbanistico dell’area ex caserma Osoppo a Udine è un passo importante all’interno dell’ampio percorso di riorganizzazione che interessa numerosi altri immobili di proprietà della Regione e del Comune di Udine. Siamo costantemente in dialogo con il sindaco De Toni e la sua Giunta per formalizzare degli scambi che possano portare benefici nel lungo periodo per l’attività di entrambi gli Enti”.
È quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Patrimonio e Demanio Sebastiano Callari, a margine dell’incontro avuto oggi con il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni nel Palazzo della Regione del capoluogo friulano per firmare l’accordo di programma per il recupero dell’ex caserma Osoppo, per cui è stata individuata la collocazione della sede dell’Organismo pagatore del Friuli Venezia Giulia.
Come previsto dal documento, la Regione si impegna a concedere al Comune un importo di 3,5 milioni di euro per completare la ristrutturazione della ex caserma; il Comune invece si impegna a concedere entro fine 2025 per una durata non inferiore a 25 anni e gratuitamente a favore dell’Amministrazione regionale spazi arredati da destinarsi a finalità istituzionali regionali, per una estensione minima di 1.500 metri quadrati.
Tra gli altri edifici oggetto di interlocuzione tra Regione e Comune di Udine, Callari ha citato in particolare le sedi della ex Prefettura e della ex Questura. “Per la prima – ha indicato Callari – stiamo dialogando per un passaggio dal Comune alla Regione per poterla destinare al funzionamento del Consiglio regionale. La seconda invece, di proprietà della Regione, potrebbe essere messa a disposizione del Comune di Udine a beneficio dei propri dipendenti”.
“Grazie alla firma di oggi – ha affermato il sindaco di Udine, De Toni – contribuiamo a raggiungere più obiettivi: offriamo la possibilità di spazi lavorativi moderni all’Organismo Pagatore Regionale e ampliamo l’area riqualificata in un quartiere già interessato da un importante piano di rigenerazione urbana, Experimental City. Il tutto nell’ottica di una collaborazione con la Regione. E’ importante infatti che ci sia uno scambio proficuo tra enti per razionalizzare spazi e risorse: non conta la fonte, è fondamentale dare risposte ai cittadini. Con la Regione e con il Demanio stiamo lavorando su più temi per dare nuovi scopi a diversi spazi al momento poco o per nulla utilizzati”.