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«Da la sô peraule a la nestre vite»: il libro di spiritualità in friulano di don Rizieri de Tina, illustrato da Anna Maria Fanzutto

Non ci potrebbe essere titolo migliore per “Da la sô peraule a la nestre vite an B”, il libro scritto da pre Rizieri De Tina – parroco di Nimis – illustrato da Anna Maria Fanzutto e che commenta il Vangelo di Marco dell’anno liturgico 2023/24, dando un seguito a quello precedente di Matteo. Scritto in lingua friulana, è diviso nei vari periodi liturgici dell’anno: Avvento, Natale, Quaresima, Tempo ordinario, più un’aggiunta tutta basata sulla natalità, un tema cruciale per l’Italia e il Friuli.

Ogni paragrafo si apre con il Vangelo della domenica, cui segue la preghiera relativa formulata da mons. De Tina, per aiutare ad affrontare alla luce della fede i problemi del quotidiano. Così nella IV domenica di Avvento l’annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria porta a questa preghiera rivolta al Bambino Gesù:

«Ven, ta chest nestri mont,
che al vûl fâ cence di te
e al è simpri plui imberlât.
Ven ta chest nestri biel Friûl
che al strissine, cence savê indulà,
lis sôs sperancis distudadis»

Una considerazione sociologica quantomai attuale. Nelle preghiere di pre Rizieri l’attualità fa capolino anche nelle riflessioni sulla pericolosità dei social media:

«Tu tu nus insegnis
a no poiâsi su ce che la int e dîs di nô:
o restaressin sclâfs di cui che al è bon di laudâ e di condanâ»

Curato dall’Associazione Glesie Furlane, “Da la sô peraule a la nestre vite” è un libro da leggere con continuità lungo tutto il tempo dell’anno per alimentare la speranza.

Don Rizieri De Tina con il libro per l’anno A, pubblicato nel 2022.

Non solo preghiera: le illustrazioni

Nell’opera ha un ruolo importante Anna Maria Fanzutto, che ha curato la copertina e una ventina di illustrazioni improntando l’impaginazione all’uso del colore blu, in ciò perfettamente supportata dalla casa editrice “L’orto della Cultura”.

Un blu lapislazzulo, profondo e luminoso, «simbolo di sacralità, confronto continuo con l’infinito». Fanzutto, schiva e colta scultrice in terracotta, coltiva da sempre anche l’arte dell’acquerello, una tecnica veloce che lascia «spazio all’interpretazione e al sogno» abbinandosi perfettamente alle parole di pre Rizieri. Figure umane, maternità, angeli e bambini parlano dell’importanza dei rapporti umani. Sono figure stilizzate con ritmi curvilinei, dalle mani grandi e dai volti parlanti. Più che figure individuali esprimono tipi, come nell’arte greca e romana, e quindi bene si accompagnano alla sacralità del testo.

Preghiere tratte dalla quotidianità

Nelle preghiere scritte da pre Rizieri si possono individuare alcuni temi che affliggono il nostro tempo: per esempio la paura strettamente legata alla mancanza di speranza. «No sta vê pôre» si legge 365 volte nella Bibbia, poiché la paura avvelena la vita. Né manca nell’attualizzazione del Vangelo di Marco il problema dei migranti.

Gabriella Bucco

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