Nel 2022 in Friuli Venezia Giulia le famiglie che hanno presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) ordinario sono state 183.101, 17.300 in più rispetto all’anno precedente (+10,4%), a cui corrispondono quasi 517.000 residenti (43,3% della popolazione totale regionale); la media è di 2,8 componenti per nucleo. Solo nell’area giuliana non si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente. Lo rende noto il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati Inps.
Nel 2022, inoltre, la nostra regione è stata quella dove si è osservata la minore crescita del numero di nuclei familiari con un Isee (l’aumento a livello nazionale è stato doppio, +20,5%). Dopo il 2019, quando l’introduzione del Reddito di cittadinanza (misura per cui occorreva una certificazione Isee) aveva fatto registrare un notevole incremento (+20,4% in regione), anche nel 2021 si era evidenziato un ulteriore e significativo aumento (+13,1%), come risultato dell’introduzione di nuovi sostegni alle famiglie che attraversavano delle difficoltà economiche legate alla pandemia (come il Reddito di emergenza o i buoni spesa Covid erogati dai Comuni per far fronte all’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità).
Le famiglie con Isee inferiore a 6.000 euro
Le famiglie che in regione presentano una situazione più critica, con un Isee inferiore ai 6.000 euro, sono quasi 34.000 e costituiscono il 18,4% del totale (tra queste 4.685 hanno un Isee nullo, uguale a zero). Questa percentuale sale al 25% in provincia di Trieste, mentre in quella di Pordenone si rileva il valore più basso (13,8%). La soglia massima dei 6.000 euro di Isee è uno dei requisiti per accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro, una misura di attivazione che funziona tramite la partecipazione a percorsi di formazione, riqualificazione professionale, progetti utili alla collettività. Questa misura interessa molte famiglie che nel recente passato erano beneficiarie del Reddito di Cittadinanza e prevede un beneficio economico di 350 euro al mese.
Le persone che in regione vivono in nuclei con un Isee inferiore a 6.000 euro sono 76.692, pari al 6,4% della popolazione residente; solo in Trentino-Alto Adige si rileva un’incidenza inferiore (5,2%). Al contrario in tre regioni del Sud (Calabria, Sicilia e Campania) oltre un quarto della popolazione si trova in questa condizione di grave povertà. Pordenone (5%) e Udine (5,5%) presentano delle incidenze particolarmente contenute, tra le più basse in Italia.
Solo il 15,4% dei nuclei familiari della regione presenta un Isee superiore a 30.000 euro (in Italia l’11,4%). Dal 2016 a oggi il peso delle famiglie con Isee inferiore a 6.000 euro è sceso in regione dal 26,4% al 18,4%; in maniera speculare quelle con un indicatore superiore a 20.000 euro sono passate dal 24,4% al 34,4%. Più in generale negli ultimi anni sono aumentate le misure nazionali e regionali a cui viene collegato l’indice Isee (ad esempio si possono ricordare il bonus bebè e la Carta famiglia regionale), pertanto si è allargata anche la platea dei nuclei richiedenti, che non è evidentemente composta solo da famiglie in difficoltà economica.
I nuclei monopersonali
La media dell’Isee in regione nel 2022 era pari a 17.957 euro (in Italia 14.540 euro); a Pordenone (18.947 euro) e Udine (18.069 euro) si riscontrano i valori più elevati, nella Venezia Giulia quelli più bassi (Gorizia 17.030 euro, Trieste 17.272). Il 24,9% delle famiglie del Fvg che hanno presentato una DSU è composta da una sola persona; tra quelle con meno di 6.000 euro di Isee i nuclei monopersonali sono quasi la metà in regione (45,5%); se si considera solo chi ha un valore nullo la percentuale sale al 64,6% (63,1% in Italia). All’aumentare del valore dell’Isee i nuclei composti da una sola persona tendono ad avere un peso sempre minore, oltre i 30.000 euro sono il 15,7% in Fvg (e il 12,6% in Italia). Trieste è la provincia italiana in cui le persone sole evidenziano l’incidenza maggiore (33,1% nel 2022); tale dato rispecchia la struttura demografica, in quanto nel territorio giuliano le famiglie unipersonali sono quasi la metà del totale (in base alla rilevazione censuaria dell’Istat è la percentuale più elevata in Italia). È interessante inoltre notare che le famiglie monopersonali e quelle numerose (con 6 o più componenti) presentano l’Isee medio più basso (in Fvg rispettivamente 13.650 euro e 12.215 euro), mentre quelle composte da 3 o 4 persone superano in media i 20.000 euro). A livello nazionale le famiglie numerose presentano addirittura un valore medio dell’Isee superiore a quello dei nuclei monopersonali (10.211 contro 9.948 euro).
Nel tempo in regione era diminuita la quota di famiglie con minori (dal 47,7% nel 2016 al 42,9% nel 2021), ma nel 2022 è risalita al 50%. L’incidenza di quelle con persone disabili continua invece a diminuire: dal 25,7% nel 2016 al 15,8% nel 2022.
L’Isee corrente
Nel periodo 2019-2021 si era osservata una sensibile crescita dei nuclei familiari con un Isee corrente, che erano quasi triplicati in regione (da 1.114 nel 2019 a 3.035 nel 2021) e quintuplicati a livello nazionale (da 54.644 a 294.977). Si trattava di un evidente sintomo della crisi economica legata alla pandemia, in quanto l’Isee corrente permette un aggiornamento dell’indicatore (senza però ripetere la DSU) nel caso di un significativo peggioramento della situazione lavorativa o economica, ad esempio a seguito della perdita dell’occupazione. Nel 2022 si è tornati ad un livello più contenuto (2.249 nuclei), ma ancora doppio rispetto a quello registrato nel 2019. Le famiglie con un Isee corrente nella nostra regione evidenziano in media un valore inferiore di 5.853 euro rispetto alle altre (12.174 euro contro 18.027).
La Dichiarazione Sostitutiva Unica
La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è il documento preliminare per il rilascio della certificazione Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). L’Isee è l’indicatore che individua le condizioni economiche effettive delle famiglie prendendo in considerazione il reddito, il patrimonio immobiliare e mobiliare e le varie caratteristiche del nucleo familiare. Si tratta di uno dei principali criteri di accesso alle prestazioni sociali erogate dagli Enti Pubblici. La fonte dei dati illustrati è rappresentata dall’archivio amministrativo delle Dichiarazioni sostitutive uniche compilate on line dai cittadini o attraverso i Caf. Nell’analisi sono considerate le sole DSU con valore Isee ordinario, che vale per la maggior parte delle prestazioni (per accedere a specifiche prestazioni esistono anche le seguenti tipologie di Isee: Università, sociosanitario, sociosanitario residenze, minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi).