La Cgil del Friuli Venezia Giulia ha scelto il successore di Villiam Pezzetta. Si tratta di Michele Piga, eletto oggi a Tricesimo dall’assemblea generale, convocata nella sala congressi dell’hotel Belvedere alla presenza del leader della Cgil nazionale, Maurizio Landini, e dei segretari regionali di Cisl e Uil, Alberto Monticco e Matteo Zorn. Triestino classe 1974, Piga è tuttora segretario generale della Camera del lavoro giuliana, che guida dal 2016, ed è entrato nella segreteria regionale con l’ultimo congresso, tenutosi nel febbraio 2023.
FISCO E LAVORO, GLI ERRORI DEL GOVERNO Eletto a larga maggioranza, Piga aveva presentato all’assemblea il suo programma, legato a un’analisi critica degli scenari industriali e del quadro politico sociale. Negativo sia il giudizio sull’operato del Governo Meloni, dalle politiche industriali a quelle per il lavoro, penalizzato dalla diffusione della precarietà e dai salari bassi, dal fisco alle politiche socio-sanitario. «La flat tax, la riduzione delle aliquote Irpef, i condoni – ha detto Piga dal palco dell’hotel Belvedere – segnano solchi più profondi tra la società aumentando le diseguaglianze. Queste misure indicano chiaramente a quali segmenti della popolazione questo Governo fa riferimento. E pur di sostenere questo intervento sul fisco il governo ha scelto sostanzialmente due strade. Da un lato quella “vendicativa” contro i poveri e i più fragili, togliendo il reddito di cittadinanza in una fase in cui aumentano le povertà e il disagio, dall’altro il taglio della spesa sociale e sanitaria».
GIUNTA FEDRIGA, GIUDIZIO NEGATIVO La crisi del servizio sanitario pubblico, al centro di una vertenza che proseguirà e si rafforzerà nei prossimi mesi, è anche tra i principali motivi di dissenso tra la Cgil e la Giunta regionale. «La costruzione della nostra proposta programmatica – ha detto ancora Piga – parte dal giudizio che sulla giunta Fedriga abbiamo già espresso al congresso, che è un giudizio negativo. I risultati della gestione del servizio sanitario regionale sono evidenti agli occhi dei cittadini, dall’allungamento delle liste di attesa alla carenza cronica di Mmg, ma è evidente anche l’inadeguatezza sulle politiche industriali, perché non si vede un modello di sviluppo, e di quelle internazionali, come dimostrano l’assenza di relazioni con la vicina Slovenia sul fronte della tutela dei lavoratori transfrontalieri, il contrasto ideologico ai flussi migratori paventando e il sostegno acritico all’assurda sospensione di Schengen, tuttora in corso».
CRISI E MODELLO DI SVILUPPO Preoccupata la lettura della situazione economica e occupazionale in regione, alla luce delle crisi in atto, su tutte Wartsila ed Electrolux, e dall’aumento nel ricorso alla cassa integrazione, cresciuto del 26% nel corso del 2023. «Le crisi in atto – ha dichiarato Piga nella sua relazione programmatica – chiamano in causa il modello di sviluppo cui puntano il Paese e la nostra regione. Della crisi di Electrolux preoccupano le dimensioni della riorganizzazione in atto e l’impatto sull’indotto della componentistica, di Wartsila il rischio che il nostro territorio perda definitivamente un asset strategico come quello della motoristica navale, in una regione dove ha sede un colosso come Fincantieri». Ma preoccupano anche i riflessi della crisi tedesca sul comparto della componentistica automotive, forte sia a Udine che a Pordenone, e ovviamente l’impatto della crisi di Suez sia sui traffici portuali, sia sulle catene di fornitura. Quanto alle direttrici su cui investire, Piga le individua in primis nell’investimento sulle energie sostenibili e nel sostegno a «progetti di strutturazione e coprogettazione delle filiere e degli indotti, mirati a qualificare con alte competenze territoriali imprese e lavoratori, sottraendoli al rischio della mono-committenza».
LA SEGRETERIA A fianco di Michele Piga, fanno parte della nuova segreteria regionale Alessandro Zanotto e Daniela Duz, in carica anch’essi dall’ultimo congresso. Sentito il grazie di Piga alla segreteria uscente e in particolare al suo predecessore, giunto alla scadenza del tetto statutario degli otto anni di mandato e di quell’incarico di traghettatore che si era impegnato ad assumere in occasione dell’ultimo congresso, quando Villiam Pezzetta accettò la candidatura per una nuova elezione a segretario generale, dopo la successione a Belci nel luglio 2016 e il primo rinnovo, al termine del congresso del 2018. Non fa parte della nuova segreteria neppure Susanna Pellegrini, segretaria organizzativa uscente, nonché titolare, nel mandato compreso tra i congressi del 2018 e del 2023, di importanti deleghe, tra le quali quella alle politiche del lavoro.