Il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore – popolarmente detta “Candelora” – la Chiesa celebra la Giornata mondiale della Vita Consacrata: è dedicata a tutte le persone – uomini e donne, laici o religiosi – che scelgono una forma di vita di consacrazione speciale a Dio, nella professione dei voti di castità, povertà e obbedienza. Lo stesso giorno in Cattedrale, alle 16.30, l’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato presiederà una celebrazione eucaristica a cui sono invitati in modo particolare tutti i religiosi e le religiose che vivono e operano nel territorio diocesano di Udine, che per l’occasione rinnoveranno i loro voti e ricorderanno i giubilei religiosi.
La presenza di vita consacrata nell’Arcidiocesi di Udine
Sono tre le comunità monastiche, tutte femminili, presenti nel territorio diocesano: si tratta delle monache clarisse di Attimis e di Moggio Udinese e delle monache carmelitane di Montegnacco (Cassacco).
Ben ventiquattro sono gli istituti religiosi femminili di vita attiva, i quali possono contare in tutto quarantasei case religiose: tra questi istituti, alcuni provengono da fuori Italia (in particolare da: Brasile, Burundi, Messico, India, Kenya), mentre altri incarnano carismi di origine friulana (pensiamo alle suore della Provvidenza, alle suore Rosarie o alle Francescane missionarie del Sacro Cuore).
A questi istituti religiosi si aggiungono otto istituti secolari, a loro volta femminili.
Il mondo religioso maschile, invece, conta dieci ordini e congregazioni (comprese le nuove congregazioni dei santuari di Ribis e Tricesimo-Madonna Missionaria), per un totale di tredici case religiose. I religiosi sono molto attivi in città a Udine si pensi alla presenza nel capoluogo di padri salesiani, saveriani, stimmatini e vincenziani.
Al mondo religioso maschile sono affidati i santuari della B.V. delle Grazie in Udine (retto dai Servi di Maria), della Madonna Missionari a Tricesimo (con i monaci dell’Imitazione di Cristo), della B.V. del Carmine a Ribis di Reana (Comunità Opera dello Spirito Santo) e i santuari francescani di Sant’Antonio a Gemona e di Castelmonte, retti rispettivamente dai frati minori e dai cappuccini. Numerose Parrocchie del territorio diocesano sono affidate alla cura e all’amministrazione di religiosi: dal Bearzi e la Basilica delle Grazie, entrambi a Udine, fino a Prepotto e Buttrio (con l’intera Collaborazione pastorale).
I giubilei di vita consacrata femminile nel 2024
Celebra lo straordinario traguardo dei 75 anni di professione religiosa suor Albertina Milani delle Suore Ancelle di Gesù Bambino di Cavalicco. Della sua stessa comunità fa parte anche suor Daniela Bolzonello, che celebra il 60° di professione.
Settant’anni di professione religiosa per le suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore suor Veronica Parisotto e suor Dominga Sartoretto.
Sessantacinque anni di consacrazione per suor Lia Virginia Barbon delle Sorelle della Misericordia di Martignacco. Sessant’anni di professione anche per suor Teresa Miconi e suor Eleonora Parussatti, delle suore Rosarie di Villa Santina, e per suor Emanuelita Padovan e suor Noemi Nigris della comunità delle Suore “di Maria Bambina” di Fagagna. Tra le Francescane Missionarie del Sacro Cuore celebrano suor Camilla Berlato, suor Gilberta Maddalena, suor Piera Zanon e suor Antonietta Pozzebon.
Sessant’anni fa hanno professato i voti le francescane suor Antoniangela Rossi, suor Novella Gaier, suor Luisa Ceccato e suor Carmelina Cavalli.
Cinquant’anni di professione per la suora francescana suor Mary Letizia Thottappilakkel.
Infine, celebra i 25 anni di professione religiosa Tiziana Scaccabarozzi, Piccola Apostola della Carità de “La Nostra Famiglia” di Pasian di Prato.
I giubilei di vita consacrata maschile nel 2024
Tra i Salesiani del Bearzi doppia ricorrenza per p. Angelo Durante: per lui 60 anni di professione religiosa e 50 anni di ordinazione sacerdotale. Oltre a don Durante, altri due religiosi celebrano un giubileo di ordinazione presbiterale: p. Eugenio Sirch (frati minori, Gemona) e p. Luigi Lanzilli (stimmatini, Gemona) festeggiano infatti il 60° di ordinazione.
Sacerdoti o religiosi?
Riguardo al mondo religioso maschile, molti religiosi sono anche sacerdoti. Tuttavia le due figure non vanno confuse: mentre il sacerdozio si riceve con il secondo grado del Sacramento dell’Ordine sacro (dopo il diaconato), la professione religiosa non è un Sacramento e avviene emettendo pubblicamente i tre voti evangelici (povertà, castità e obbedienza), ai quali se ne possono eventualmente aggiungere degli altri. Il sacerdote, dal canto suo, non emette alcun voto, ma nel momento dell’ordinazione riceve l’unzione sacramentale e compie delle promesse davanti al Vescovo.
La vocazione religiosa è, quindi, il carisma di vivere una piena e perfetta imitazione di Cristo nella povertà, nella castità e nell’obbedienza. In questo modo la professione religiosa apre le porte a un’identificazione nella persona di Cristo, in virtù dell’assunzione libera di uno specifico impegno personale nel dono di sé a Dio.