31 dicembre 1888: la stazione è aperta all’esercizio in concomitanza con l’attivazione del tratto ferroviario che collega la stazione di Portogruaro con quella di San Giorgio sulla linea Venezia-Trieste. 25 ottobre 2005: la stazione è trasformata in fermata (con due binari), e così fino al 15 dicembre 2013, quando tutti i collegamenti in fermata sono sospesi e il servizio sostitutivo (con bus) è rappresentato da una coppia di auto-corse tra Portogruaro e Muzzana del Turgnano, utilizzato in particolare dagli studenti per raggiungere Latisana e Portogruaro. 2024: si stima che entro la fine dell’anno la stazione rivivrà, servendo inizialmente 22 mila passeggeri all’anno.
Rete ferroviaria Italiana (Rfi) ha infatti messo in programma un investimento di un milione 800 mila euro. Eccole le date che hanno fatto e faranno la storia dell’antica stazione. Un risultato giunto dopo anni di “trattative”, petizioni e richieste, portate avanti dalla Regione (con in prima fila l’ex assessore alle Infrastrutture del Fvg, Graziano Pizzimenti, oggi deputato) di concerto con l’Amministrazione comunale. A darne notizia, di recente, è stato il consigliere regionale Mauro Bordin (Lega). «Sono soddisfatto – ha dichiarato – il frutto del lavoro messo in campo in questi anni è finalmente arrivato, grazie alla proficua sinergia con il sindaco Franco D’Altilia».
Ora, dunque, un nuovo capitolo. I fondi serviranno a riqualificare l’accessibilità alla stazione, con l’innalzamento dei marciapiedi, il rifacimento della pavimentazione, l’inserimento di percorsi tattili per non vedenti e ipovedenti, l’installazione di ascensori su ciascuna banchina. Accanto a un sistema di chiusura notturna dell’area, saranno installate nuove segnaletiche e illuminazione, arredi, pensiline e obliteratrici.
Insomma, dopo oltre 10 anni i treni torneranno a fermarsi a Palazzolo nella “Stazione dello Stella” (è stato ipotizzato un nuovo nome), supportando così progetti di sviluppo turistico e valorizzazione del territorio.
Monika Pascolo